Mochi, Dante che presenta Giotto a Guido Novello da Polenta

Nel settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri le città di Forlì e Ravenna si uniscono in un progetto di collaborazione che intende valorizzare il lavoro scientifico e culturale svolto dalle loro istituzioni museali. Da aprile nelle due città romagnole si inaugureranno due mostre a tema dantesco: ‘Dante.Gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio’, nella Chiesa di San Romualdo a Ravenna (dal 24 aprile al 4 luglio), e ‘Dante. La visione dell’arte’ ai Musei San Domenico a Forlì a partire da aprile, dopo Pasqua, in linea con le disposizioni relative alla riapertura delle sedi museali, fino al’11 luglio.
Le due mostre faranno parte di un percorso espositivo dedicato al Sommo Poeta che vedrà a Ravenna le opere legate all’esilio dantesco e con cui Dante è entrato in contatto, opere che in alcuni casi il Poeta ha potuto vedere e conoscere, e a Forlì una selezione di oltre 250 opere che, nei secoli successivi, hanno tratto ispirazione da Dante e dalla sua Commedia. Entrambe le mostre sono realizzate con il contributo di musei internazionali, tra i quali le Gallerie degli Uffizi che con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì hanno ideato e firmato il percorso espositivo per i Musei San Domenico e contribuiscono a quello di Ravenna con due prestiti fondamentali per raccontare gli anni dell’esilio dantesco.
Insieme alla tradizionale convenzione fra istituzioni culturali sulla reciprocità della riduzione del costo del biglietto di entrata alle esposizioni, si inserisce nell’accordo per la prima volta un biglietto integrato che dà accesso alle due mostre e consente la visita a Ravenna del nuovo “Museo Dante” di prossima apertura. L’accordo è stato sottoscritto dal Comune di Ravenna, dall’Istituzione Museo d’Arte della città con la Fondazione RavennAntica e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì con Civitas Srl. (ANSA).