Con il via libera definitivo del Senato alla legge di Bilancio 2023, è ufficiale l’avvio del nuovo sistema di prestazioni occasionali che va a sostituire i vecchi voucher. “Una misura importante per la nostra frutticoltura perché introduce una rilevante semplificazione burocratica per reperire manodopera e salvare i raccolti, al contempo, l’introduzione dei cosiddetti ‘buoni lavoro’ fa bene all’economia andando a garantire nuove opportunità di reddito in un momento particolarmente difficile per le famiglie”.

Questo il commento del Presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte, in riferimento ai contenuti della Manovra e in particolare al passaggio che prevede l’introduzione di norme speciali per l’impiego di manodopera attraverso una nuova disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura con un importante snellimento degli adempimenti e dei costi per l’impresa garantendo la tutela dei diritti dei lavoratori nel pieno rispetto della disciplina della contrattazione collettiva di settore.

Per la difficoltà di reperire manodopera nelle campagne, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale, sono crollate del 2,2% le ore lavorate in agricoltura nel terzo quadrimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il provvedimento – come espresso da Coldiretti nazionale – riconosce le specificità del settore agricolo con la necessità di rispettare i cicli stagionali della produzione di fronte ai cambiamenti climatici per non perdere i raccolti rimediando alla carenza di manodopera resa più evidente dall’emergenza Covid che ha ostacolato gli ingressi alle frontiere dei lavoratori stranieri che rappresentano una componente importante per le attività agricole.

“Il Governo ha accolto le nostre sollecitazioni – aggiunge Dalmonte – attraverso uno strumento flessibile, semplice ed economico per regolare i rapporti di lavoro occasionali”. Si tratta di una tipologia di rapporto in grado di completare il mercato del lavoro agricolo in quanto – spiega Coldiretti – potranno accedervi pensionati, studenti, disoccupati e inoccupati, percettori di NASPI reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno.

“Questa semplificazione aiuterà le nostre imprese frutticole e vitivinicole a prepararsi alla prossima campagna dopo che nell’ultimo anno – spiega Dalmonte – trovandosi praticamente senza stagionali a supporto delle attività, hanno fatto letteralmente i salti mortali per concludere le campagne di raccolta, peraltro sotto il peso dei rincari energetici e delle materie prime ed energetici”.

Così come impostato, il nuovo sistema di prestazioni occasionali, va ad attivare a tutti gli effetti un rapporto di lavoro subordinato agricolo con l’unico limite determinato dalla durata della prestazione che non potrà superare, per singolo occupato, le 45 giornate di lavoro effettivo in un arco temporale di durata del rapporto di dodici mesi. Rilevanti per l’impresa tanto le semplificazioni burocratiche che il contenimento dei costi. Le prime – spiega Coldiretti – consentiranno all’impresa sia l’emissione di un’unica busta paga alla scadenza del rapporto, che assolve all’obbligo di informativa al lavoratore con la consegna del modello UNILAV di assunzione, ed erogando i compensi, in forma comunque tracciabile, per settimana-quindicina-mese.

Quanto al contenimento dei costi viene previsto che la contribuzione dovuta sui compensi erogati sia quella indicata per i territori svantaggiati, da versare in un’unica soluzione entro il giorno 16 del mese successivo al termine della prestazione. Tutte le tutele a favore del lavoratore previste dall’ordinamento, incluse le prestazioni di natura previdenziale ed assistenziale, e le tutele contrattuali, dal salario alle prestazioni del sistema della bilateralità agricola, saranno garantite al pari di qualsiasi occupato a tempo determinato (OTD). Il salario corrisposto secondo i parametri della contrattazione collettiva sarà inoltre esente da imposizione fiscale, cumulabile con qualsiasi tipologia di trattamento pensionistico e sarà computabile ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno in caso di soggetti extracomunitari. La contribuzione versata sarà utile ai fini di eventuali successive prestazioni previdenziali, assistenziali e di disoccupazione, anche agricole.