Il caldo record del mese di giugno ha sconvolto anche i consumi con un boom degli acquisti di frutta e verdura in aumento del 20%, ma rispetto al mese precedente un balzo si registra anche per i gelati, la birra e l’acqua che aiutano a combattere la grande afa. È quanto stima Coldiretti Emilia Romagna in riferimento alle temperature record fatte registrare nello scorso mese di giugno che con una temperatura superiore di 3,3 gradi rispetto alla media si classifica al secondo posto tra i più caldi dal 1880 in Italia secondo Isac Cnr. Un’anomalia climatica che ha riguardato in realtà l’intero 2019 che – sottolinea Coldiretti regionale – è stato caratterizzato da primi mesi dell’anno particolarmente siccitosi ai quali ha fatto seguito un maggio freddo e bagnato, un giugno bollente ed ora un mese di luglio segnato nella prima metà da tempeste e temporali con in media più di 10 grandinate violente al giorno e ben 9 trombe d’aria, sulla base della Banca dati europea sugli eventi estremi ESWD. Eventi estremi che hanno causato gravi conseguenze nelle campagne con piante sradicate, serre divelte, frutta come le pesche, le mele e i kiwi flagellata come pure meloni e pomodori ma anche campi allagati e grano e mais stesi a terra – spiega Coldiretti Emilia Romagna – con perdite per milioni di euro. Per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione, il consiglio di Coldiretti regionale è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria. Sono gli effetti dei cambiamenti climatici che – conclude Coldiretti Emilia Romagna – si manifestano con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi e spesso traumatici.