L’assessora alla Cultura Monica Poletti e Patrizia Carroli, coordinatrice della biblioteca Taroni, dell’archivio storico e della fototeca hanno incontrato in municipio a Bagnacavallo la villanovese Agnese Fabbri, vincitrice dell’edizione 2023 del Premio Prato Poesia con l’opera “Stagioni”.
Ad Agnese Fabbri sono andate le congratulazioni e i complimenti di tutta l’Amministrazione comunale. La poesia è peraltro un genere al quale la biblioteca bagnacavallese dedica da tempo particolare attenzione.
Edita da Interno Libri Edizioni, nella collana Interno Versi, la raccolta “Stagioni” è composta di poesie in dialetto romagnolo con testo italiano a fronte.
«Il dialetto per me – ha spiegato Agnese Fabbri – è un’alchimia di assenza/presenza, intima, interiore, del pensiero, è intreccio di generazioni e memoria: di famiglia, di persone, di luoghi, di profumi, di legami.
La traduzione in italiano – ha aggiunto – mi ha richiesto molto tempo anche perché il dialetto ha parole che in italiano non esistono.»
Insegnante e collaboratrice di case editrici di letteratura per ragazzi, Agnese Fabbri – pur avendo scritto poesie sin da ragazzina – è alla sua prima pubblicazione di poesie.
Oltre a essersi aggiudicata il Premio Prato, si è classificata terza al Premio Ponte di Legno per opere in italiano ed è giunta nella terzina finale del Premio Tirinnanzi-sezione dialetto.
L’editore l’ha iscritta anche al Premio Pascoli 2024.
Giuseppe Bellosi è la prima persona a cui Agnese ha fatto leggere il libro e proprio l’intellettuale e poeta fusignanese ha firmato la prefazione di “Stagioni” parlando di un «dialetto non nativo, ma mentale, assunto con la vita in una famiglia nella quale si parlava il dialetto, che è rimasto dentro, cuore pulsante, pronto a battere, a costruire frasi, a ripetere modi di dire e nello stesso rinnovatore di lingua e di tradizione».