In questi giorni il Tribunale Amministrativo della Regione Campania ha pubblicato la sentenza di primo grado con la quale è stata annullata l’interdittiva antimafia della Prefettura di Salerno nei confronti del consorzio Research, titolare di diversi appalti in tutta Italia, fra i quali anche il nuovo Palazzetto dello Sport di Ravenna, di fronte al Pala De André.
Proprio a causa delle varie interdittive antimafia emesse dalla Prefettura, i lavori al palasport sono proseguiti a singhiozzo negli ultimi anni, complice anche il covid e la crisi delle materie prima dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. A seguito dell’ultima interdittiva antimafia che aveva nuovamente messo a rischio il cantiere, i lavori erano proseguiti sotto la direzione del Cear. Il cantiere dovrebbe terminare nel 2024. Inizialmente l’impianto doveva essere pronto per il 2021.
L’intera struttura costerà quasi 3 milioni di euro in più rispetto al progetto iniziale. L’ultimo aumento, nei mesi scorsi, è stato registrato dall’inflazione e dall’aggiornamento dei prezzi dei cantieri edili della Regione.
All’interno del palazzetto giocheranno basket e pallavolo. L’impianto costerà fra i 2 e i 3 mila euro a partita, cifra di molto inferiore rispetto ai costi del Pala De André.

Il Consorzio Research è comunque rimasto titolare della gara d’appalto per la costruzione del nuovo impianto. Nei mesi scorsi era stato anche commissariato dalla prefettura di Salerno per poter consentire i lavori nei vari cantieri.