“Ad una mia interrogazione al sindaco che fin dai primi giorni di marzo deplorava gravi difficoltà per i disabili a raggiungere il mare, l’assessora stessa ribatté (Agenzia Dire) che ogni percorso del Parco marittimo di Ravenna sarà accessibile a tutti, disabili compresi”. Le difficoltà, dovute alla carenza dei parcheggi, sofferta soprattutto da chi non può far uso delle proprie gambe, si sono viste e sono state confermate. Ma ce n’è una, particolarmente sgradevole e sconveniente, contro cui sbatte la testa, dai primi di maggio, una famiglia che in estate risiede abitualmente a Marina di Ravenna, sapendo di poter agevolmente accompagnare il proprio anziano in carrozzina fin sotto l’ombrellone, prenotato da anni al bagno Sottomarino nella stessa posizione. La figlia dell’anziano ha cercato inutilmente, parlando a più riprese con due assessorati del Comune di Ravenna, di far rimuovere un ostacolo insormontabile sopraggiunto quest’anno. Inevitabile infine la segnalazione rivolta a Lista per Ravenna, che riporto integralmente, dopo averne approfondito i termini e il contenuto:

 

IL CASO DI MARINA DI RAVENNA

“Con la realizzazione del Parco Marittimo di Marina di Ravenna, nel caso specifico presso il Bagno Sottomarino Rivaverde, è stata rimossa la passerella in autobloccanti che consentiva un agevole accesso ai disabili, per fare posto ad una sistemazione che rende di fatto praticamente impossibile ad un anziano con un deambulatore o condotto su una sedia a rotelle di poter arrivare al mare. Per chiarezza: alla fine dello stabilizzato utilizzato per la carraia pinetale che conduce nello spazio retrodunale, esiste un dislivello pericoloso, a cui segue una discesa alquanto ripida, anch’essa pericolosa. Inizialmente la discesa finiva nella sabbia mossa, poi, dopo insistenze varie, è stato steso uno strato di materiale, che però si è subito sgretolato, creando sassi grossi, altra fonte di ostacolo e di pericolo. La situazione attuale è penosa agli occhi di tutti, ma non agli occhi di chi, sulla base di ulteriori insistenze, è venuto a fare due sopralluoghi, che non hanno a tutt’oggi portato alcun risultato operativo tangibile. Ormai l’estate avanza, le vacanze finiscono e le possibilità di accedere al mare svaniscono. Il Comune avrebbe potuto almeno aspettare di distruggere le vecchie strutture, visto che le nuove, incomplete, creano al momento solo disagi”.

LAVORI A MEZZO

Questa situazione è generalizzata tra Marina di Ravenna e Punta Marina, dove i lavori del Parco Marittimo sono stati lasciati a mezzo. Le carraie pinetali confluiscono nei nuovi stradelli retrodunali posti in opera parallelamente alla linea del mare, ma tra questi e il raccordo con gli stabilimenti balneari è stato lasciato, sul fondo sabbioso, uno scalino di circa 20 centimetri, ostico per le auto, impedente per le persone in carrozzina. Mi chiedo cosa ostacoli posizionare, per esempio, delle passerelle amovibili.

RISPONDA IL SINDACO

Noi crediamo che la vergogna debba finire immediatamente, qualunque ne sia la causa e chiunque ne porti le responsabilità. Avendone il sindaco tutti i poteri, occorre che li faccia valere laddove tutti chiudessero gli occhi. Gli chiedo se intende agire tempestivamente a tal fine.”