Continua l’edizione straordinaria dell’Arena Borghesi in piazza della Molinella a Faenza. Questa stagione, dedicata a Federico Fellini nel centenario della nascita, prevede per tutte le serate della rassegna, l’INGRESSO GRATUITO.

Ad agosto inizio proiezioni alle 21:15

Questa fine settimana:

Sabato 8 agosto Miseria e nobiltà di Mario Mattoli

95’ Italia 1954

Sono tempi duri per lo scrivano Felice e il fotografo ambulante Pasquale: non c’è lavoro, non ci sono soldi, le loro famiglie sono costrette ad arrangiarsi alla meglio coabitando nello stesso appartamento, i pranzi saltati sono più numerosi di quelli consumati. Ecco perché, quando si presenta l’occasione di una piccola truffa, le due famiglie si rendono subito disponibili.

Ingredienti base: Totò, Peppino, Sophia Loren in uno dei suoi primi ruoli importanti, diretti dal maestro Mattoli. A rendere perfetto il cocktail contribuiscono alcune scene iconiche divenuto patrimonio culturale comune (quella degli spaghetti su tutte), e i colori di quella Napoli pastello (realizzata grazie alla scenografia di Alberto Boccianti e Piero Filippone e ai costumi di Gaia Romanini).

Domenica 9 agosto Lo sceicco bianco di Federico Fellini

86’ Italia 1952

Omaggio a 100 anni dalla nascita di Federico Fellini e Alberto Sordi

Due sposini in viaggio di nozze dalla provincia alla capitale romana. L’apparizione sull’altalena del bianco sceicco Alberto Sordi, divo divino solo sulla carta dei fotoromanzi. E dunque le illusioni del mondo dello spettacolo. Le benevole prostitute della capitale, tra cui la Cabiria di Giulietta Masina. C’è già tutto il mondo felliniano in questo primo film firmato unicamente dal regista riminese (Luci del varietà è codiretto con Lattuada).

Il primo giorno della lavorazione dello Sceicco bianco cominciò male. […] Arrivai a Fregene alle nove e tre quarti mentre l’appuntamento era per le otto e mezzo. Si erano imbarcati tutti in un barcone che era a un chilometro di distanza su un mare immenso. Mi parevano lontanissimi, irraggiungibili. […] Mi domandavo “E ora cosa faccio?…” Non ricordavo la trama del film, non ricordavo nulla, desideravo tagliare la corda e basta. Dimenticare. Poi, però, di colpo tutti i dubbi mi svanirono quando posai il piede sulla scala di corda. Mi issai sul barcone. Mi intrufolai tra la troupe. Ero curioso di vedere come sarebbe andata a finire. Federico Fellini, Fare un film, Einaudi, Torino, 1980, pp. 51-52

Vi ricordiamo che è obbligatorio indossare la mascherina fino al raggiungimento del proprio posto.