Sono in netto miglioramento i risultati delle nuove analisi condotte da Arpae a seguito dell’installazione del campionatore ad alto volume per la ricerca di microinquinanti organici (relative ai rilievi dalle 10 del 22 alle 10 del 23 giugno) effettuate nel laboratorio di Ravenna a seguito dell’incendio sviluppatosi a Mezzano il 21 giugno.

Il valore rilevato di diossine e furani (PCDD/DF) è diminuito, passando da 0,4 pg/ m³ a 0,133 pg/ m³. Come riferito anche ieri, non ci sono valori normativi in materia, ma rispetto alle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, che suggerisce di tenere monitorata la sorgente qualora si rilevino concentrazioni superiori a 0,3 pg/m³, il dato è sensibilmente inferiore. Il valore rilevato di PCB-DL è di 0,011 pg/m³ contro lo 0,025 pg/m³ WHO-TE del precedente campionamento, superiore al valore per i siti rurali, pari a 0,005 pg/ m³ WHO-TE).

Nonostante i risultati siano complessivamente in miglioramento, il Comune di Ravenna, sulla scorta del parere dell’Ausl della Romagna, rinnova la raccomandazione ai cittadini che risiedono nell’area a due chilometri dall’incendio e in particolare nelle frazioni di Mezzano, Glorie, Ammonite e Borgo Masotti, di consumare frutta e verdura raccolta in questa zona solo dopo averla lavata accuratamente e sbucciata (se sbucciabile), in quanto il problema principale rappresentato dalle diossine prodotte da un incendio è quello della ricaduta e della deposizione su prodotti vegetali che possono entrare nella catena alimentare. E comunque si tratta di buone pratiche che andrebbero sempre seguite.

Si stima che occorrano ancora diversi giorni per spegnere completamente l’incendio e per questo si ricorda anche che è ancora opportuno, quando il vento spira verso le abitazioni e di conseguenza si avverte odore di fumo, continuare a tenere le finestre chiuse e uscire solo se strettamente necessario.

Il monitoraggio da parte di Arpae continuerà e qualora necessario seguiranno ulteriori aggiornamenti.