Nella giornata di martedì 4 giugno, la palestra dell’ITE “Ginanni” di Ravenna si è riempita di silenzio, emozione e applausi. Si è tenuto un evento speciale dedicato al ricordo di Daniel Mazzini, studente della classe 5B AFM dell’anno scolastico 2023-2024, scomparso prematuramente ma rimasto profondamente presente nei cuori di compagni, docenti e famiglie.

Quella che si è svolta non è stata una semplice partita di basket. È stato un momento dal forte significato umano, affettivo e educativo.

Un incontro che ha trasformato il dolore in condivisione, la mancanza in memoria viva, lo sport in un linguaggio di unione e speranza.

Sul campo si sono affrontate due classi speciali: la 5B AFM del 2023-2024, la classe di Daniel, e la 5B AFM attuale. Non è stata una sfida, ma un gesto simbolico: una testimonianza di continuità, di passaggio di valori, di un legame che supera il tempo.

Presenti in palestra, commossi e accolti con profondo affetto, i genitori di Daniel, insieme ai rappresentanti e i dirigenti della Compagnia dell’Albero Ravenna- Basket, società sportiva nella quale il ragazzo militava, ai docenti, agli allievi, e alla dirigente scolastica stessa, che ha voluto ricordare il senso più autentico dell’iniziativa.

“Lo sport, come la scuola – ha affermato la dirigente – insegna molto più che regole o tecniche: insegna la solidarietà, la determinazione, la capacità di sostenersi a vicenda. Educa alla vita, perché mette al centro la persona, il gruppo, la relazione. Ed è proprio questo che Daniel ci ha lasciato: l’esempio di chi sa stare con gli altri, di chi dà il meglio di sé per il bene di tutti.”

Il ricordo di Daniel è stato reso ancora più vivo dai gesti, dagli sguardi, dalla partecipazione sincera di chi lo ha conosciuto e amato.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla 5B AFM del 2023-2024, per la loro presenza unita e commossa, e alla 5B AFM attuale, per aver accolto con rispetto questo momento così significativo.

Un sentito grazie anche ai docenti di Scienze Motorie, che hanno sostenuto l’iniziativa, e in particolare al professoressa Sara Cicchi, per l’organizzazione accurata e per la profonda sensibilità con cui ha curato ogni dettaglio.

In questo campo, ieri, non ci sono stati né vincitori né vinti. C’è stato un ragazzo speciale, che ha continuato a farci riflettere, a commuoverci, a unirci.

C’è stato Daniel. E ci sarà ancora, ogni volta che vivremo lo sport come uno spazio di umanità, di rispetto e di memoria.

Grazie a tutti. E grazie, Daniel. Il tuo sorriso è ancora con noi.