Il segretario comunale del PD Lorenzo Margotti ha presentato in consiglio comunale un question time che chiede chiarezza su tagli del Governo a Comuni e Province che stanno utilizzando fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«In questi giorni – ha detto Margotti – è stato possibile visionare sul Sole 24 ore l’anticipazione della bozza di decreto attuativo predisposta dal Ministero dell’Economia, con particolare riferimento al parametro di assegnazione dei tagli ai singoli enti locali. Dalla bozza si evince come metà dei tagli agli enti locali sia misurata in proporzione alle risorse del Pnrr assegnate a ogni amministrazione alla fine del 2023, con la conseguenza che chi ha più progetti finanziati dal piano viene a subire tagli maggiori.

Condivido le preoccupazione espressa nella risposta dall’assessora Molducci. I tagli agli enti locali e anche al Comune di Ravenna si aggiungerebbero al milione di euro tagliato dai contributi del Governo lo scorso anno. La riduzione significherebbe un taglio alla spesa corrente, cioè alle risorse che i Comuni utilizzano per il personale, per i servizi sociali, per i servizi educativi, l’abbattimento delle tariffe e ai centro estivi.

Un vero e proprio controsenso perché il rischio è di costruire asili e poi non avere i fondi necessari per farli funzionare. Il criterio è schizofrenico: con una mano i comuni vengono finanziati con il Pnrr, in particolare per sovvenzionare nuove opere pubbliche, e con l’altra si taglia sui servizi ai cittadini che dovrebbero garantire il funzionamento delle opere stesse.

L’obiettivo è molto chiaro. Il Governo non sa dove trovare le risorse e fa cassa dalle tasche dei cittadini e dei Comuni. Sull’evasione fiscale, invece, non si fa nulla, anzi si fanno i condoni.»