L’arrivo del mese d’agosto per il territorio lughese coincide col grande ritorno di alcuni appuntamenti imperdibili: tra questi un posto d’onore è sicuramente riservato alla “Sagra del Tortellone Sanpatriziese”, iniziativa che si rinnova dal 1985 e il cui ricavato è tradizionalmente riservato al sostegno della lotta contro il cancro e delle attività che l’Istituto Oncologico Romagnolo porta avanti a favore dei pazienti che soffrono e delle loro famiglie. L’edizione 2022 segnava il grande ritorno in presenza dei volontari ma soprattutto degli avventori, che potevano ritrovare così quello spirito di convivialità e condivisione messo momentaneamente in pausa a causa delle restrizioni legate all’emergenza Covid-19: una pandemia che, va comunque ricordato, non ha fermato la voglia di aiutare e fare la differenza degli irriducibili volontari della festa, proposta in via eccezionale nella sua veste “da asporto”. Tuttavia, come facilmente preventivabile, la versione “in presenza”, in cui i tantissimi affezionati della Sagra possono gustarsi i piatti della miglior tradizione romagnola “gomito a gomito”, ha tutto un altro “sapore”. A testimonianza di ciò il grande successo della trentottesima edizione dell’evento, quella del 2022, che ha battuto ogni record di presenze e di donazione a favore della lotta contro il cancro: ben 20.000 euro il contributo alla causa dei pazienti del territorio lughese, per garantire loro la continuità di iniziative elargite in maniera del tutto gratuita come il servizio d’accompagnamento presso i luoghi di cura, le parrucche oncologiche per le donne in chemioterapia e l’assistenza domiciliare fornita da operatrici socio-sanitarie d’alta professionalità.

Sabato 26, domenica 27 e lunedì 28 agosto tornerà quindi la tre-giorni più attesa della Bassa Romagna: un weekend lungo in cui chiunque potrà gustare i manicaretti preparati dalle “azdore” volontarie, con una menzione d’onore ovviamente per i mitici tortelloni, vera star della Sagra. Come sempre, attorno allo stand gastronomico ruoteranno anche eventi di intrattenimento per i tanti che si siederanno sulle panche di legno di Piazza Mameli di San Patrizio. Si comincia subito la mattina di sabato 26 agosto: alle 7:30 è previsto il Raduno Cicloturistico a cura di UISP Imola-Faenza/Ravenna-Lugo. Alle ore 17 tutti gli amanti degli animali sono convocati per la Mostra Canina Amatoriale, il cui ricavato sarà destinato al supporto di un servizio fondamentale che lo IOR porta avanti presso l’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, centro di riferimento per le neoplasie che colpiscono i più piccoli in Romagna: la pet therapy, una parentesi di sollievo e coccole per i giovani pazienti e le loro famiglie. Lo stand gastronomico inizierà a servire i piatti a partire dalle 19, mentre l’intrattenimento della serata, offerto da Gabriele Valmori e famiglia, sarà affidato alle note sapienti dell’Orchestra “La Storia di Romagna” e al corpo di ballerini di liscio.

Anche domenica 27 agosto le danze si aprono già dalla mattina con il 37° Motoraduno Nazionale – Esposizione Moto d’Epoca, che si terrà a partire dalle 9 in collaborazione con il Gruppo Motociclisti di Conselice-San Patrizio.  Il pranzo sarà servito dalle 12: per chi preferisse la versione da asporto è garantita ma raccomandata a partire da un’ora prima dell’apertura dello stand gastronomico al pubblico. La cena inizierà alle 18:30: la musica per l’occasione sarà gentilmente offerta dall’Orchestra “Vanessa e Claudio”. L’evento si concluderà lunedì 28 agosto: lo stand gastronomico aprirà i battenti alle ore 19,e l’intrattenimento sarà questa volta affidato all’Orchestra “Edmondo Comandini”. Per chi volesse “smaltire” è possibile anche partecipare alla corsa podistica non competitiva a cura di ASD Atletica San Patrizio in programma a partire dalle ore 18:30: i percorsi tra cui scegliere saranno di 2, 5 e 7 km.

«Penso si possa veramente parlare dello “strano caso di San Patrizio” – afferma il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – ritengo sia difficile ritrovare in Italia e oltre un esempio così fedele di totale dedizione, che abbia portato a contributi altrettanto importanti per la causa che sostiene. Dal 1985, infatti, i volontari della cittadina del lughese hanno devoluto alla causa della lotta contro il cancro una cifra che sfiora i 500.000 euro: qualcosa di davvero impensabile per un paesino tanto piccolo. Anche grazie a San Patrizio e ai suoi abitanti possiamo dire che viviamo in un territorio davvero unico e meraviglioso: il prof. Dino Amadori, nostro fondatore, d’altronde non perdeva occasione di affermare che lo IOR non sarebbe potuto sorgere in nessun’altra terra se non la Romagna. Sarà la prima edizione senza due dei più storici volontari della “Sagra”, Gina Zappi e Primo Gulminelli: è strano pensare ad un “Tortellone” senza la sua rappresentanza più verace ma sono sicuro che il loro prezioso insegnamento sarà seguito da tutti coloro che hanno, in questi anni, contribuito a questa bellissima festa e che continuano a farlo. La cosa più importante è sempre ritrovarsi per fare la differenza per le tante persone che soffrono di una diagnosi di cancro: sono sicuro che la Romagna, ancora una volta, parteciperà numerosa».

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