“Si registrano un po’ su tutto il territorio provinciale provvedimenti adottati dai sindaci tesi a diminuire e in qualche caso spegnere l’illuminazione pubblica, in aderenza agli adempimenti previsti dal Piano nazionale di contenimento dei consumi. Noto, con grande piacere, che anche molti esercenti stanno adeguando i loro sistemi di illuminazione attraverso l’anticipazione dello spegnimento di parte delle luci interne e delle vetrine, ma senza rinunciare alle luci notturne che dovrebbero rappresentare un deterrente in più per i mal intenzionati. Adempimenti lodevoli e necessari, così come la riduzione dei gradi centigradi della temperatura di riscaldamento, ma occorre, tuttavia,  agire cum grano salis perché di contro abbiamo una questione di estrema importanza per la vita della città che è quello della sicurezza.

Il bisogno di sicurezza, infatti, è fortemente avvertito dalla cittadinanza e l’attenzione è rivolta soprattutto verso quelle fonti d’insicurezza più facilmente individuabili: in questi anni un po’ sull’intero territorio si sono acuiti fenomeni d’ illegalità in varie zone della città e del forese.  Per affrontare questo tema difficile e delicato allo stesso tempo, servono forti azioni di prevenzione, una maggiore presenza delle forze dell’ordine, a cominciare dal Corpo di Polizia municipale, unica tipologia di polizia esclusa dal servizio notturno, il quale, sgravato da attività improprie di ordine amministrativo, potrebbe dedicarsi in modo più completo e appropriato al presidio del territorio. Ad esempio, la sperimentazione del vigile di quartiere diede risultati positivi, ma poi non è stata data continuità, mentre, invece, mi pare essenziale agire anche su questo fronte. Sul fronte della sicurezza, sono necessari, ancora, interventi di recupero del degrado degli edifici, una maggiore illuminazione dei punti più critici, sistemi di videosorveglianza più diffusi. Questi semplici aspetti, e specificamente l’illuminazione pubblica, va valutata con estrema attenzione, spegnendo luoghi deserti lontani dalle abitazioni, aree di insediamenti mai realizzati, oppure alternando i punti luce nelle strade a grande scorrimento, ma si eviti di creare situazioni che favoriscono la criminalità. Occorre, insomma, una valutazione meticolosa e scientifica prima di agire con provvedimenti operativi che si potrebbero rivelare molto gravi e pericolosi.”