“I cittadini sono ormai abituati ad essere ragguagliati dalla Giunta municipale con toni altisonanti sui principali lavori pubblici programmati o addirittura  cantierati  sul territorio, e tutto ciò  mi pare un metodo di trasparenza e di corretta dovuta informazione. Ma a questo ‘rituale’, poi, non corrisponde mai un’informativa pubblica  sullo stato di avanzamento, sul cronoprogramma dei lavori, sullo stato di avanzamento, sul completamento delle opere, o sui blocchi o sulle sospensioni delle costruzioni già cantierate”. L’osservazione arriva da Gianfranco Spadoni, consigliere del Gruppo Cambiamo il Comune Lista per Ravenna. “L’elenco delle ‘incompiute’, purtroppo, è molto elevato, aggravato, poi, da un silenzio assordante della pubblica amministrazione la quale tende a non divulgare notizie. Bastano pochi esempi, a cominciare dal forte ritardo nei lavori della Baiona, dal nuovo ponte di Grattacoppa  (di cui peraltro si è interessato con dovizia di particolari  recentemente il capogruppo Ancisi), l’ex Caserma “Dante” di via Bixio, la cui apertura al pubblico era prevista per l’estate 2021, il palazzo degli uffici del Comune, con un  sistematico rinvio dell’apertura, il Cavalcaferrovia Teodorico realizzato di concerto con la rete ferroviaria italiana, aperto con mesi di ritardo. Ma la lista non si fermerebbe qui, e la presente nota vuole  puntare maggiormente sul metodo più che sul merito”. 

Spadoni riconosce i problemi che possono sorgere durante un appalto: “È evidente e in parte comprensibile come spesso i lavori incontrino ostacoli di vario genere, ma questa non può rappresentare la regola generale. Le penali quasi non esistono poiché  qualora sia stabilita fra le parti una clausola penale, l’appaltatore può sempre provare che l’inadempimento o il ritardo nell’esecuzione dei lavori sia stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile. E qui la storia diventa sempre più intricata e lunga. Ma tornando al metodo, dunque, sarebbe cosa molto corretta e giusta un’informazione chiara alla cittadinanza con le motivazioni che portano al mancato termine della conclusione dei die lavori. La trasparenza ed un approccio diverso con i cittadini rappresenterebbe un segnale di considerazione e di coinvolgimento davvero importante”.