Lo scorso 1 ottobre il Questore della provincia di Ravenna ha emesso la misura di prevenzione D.A.Cur – divieto di accesso e stazionamento nei locali pubblici – per la durata di due anni nei confronti di un cinquantenne, noto alle Forze dell’Ordine, arrestato dalla Polizia di Stato per un’attività di spaccio.
Nel pomeriggio dello scorso 29 agosto, l’uomo era stato sorpreso nei pressi di un bar a Punta Marina dagli investigatori della Squadra Mobile di Ravenna mentre vendeva ad un giovane alcuni grammi di sostanza stupefacente. Immediatamente bloccato, lo spacciatore era stato sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di ulteriori dosi di droga destinate alla vendita, di un proiettile e di un’ingente somma di denaro, ritenuto ricavo dell’attività delittuosa in atto, pertanto era stato tratto in arresto.
Per il pregiudicato, volto noto alle Forze dell’Ordine per precedenti relativi allo spaccio, oltre alle conseguenze penali della condotta posta in essere, è ora scattato anche il provvedimento della misura di prevenzione D.A.C.Ur, emesso al termine dell’istruttoria amministrativa avviata dalla Divisione Anticrimine della Questura, finalizzato a prevenire ulteriori condotte illecite.
Per i prossimi due anni, infatti, al cinquantenne sarà impedito l’accesso o lo stazionamento all’interno e vicino all’esercizio pubblico nei pressi del quale è avvenuto il fatto. In caso di violazione la sanzione prevista sarà la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10.000 a 24.000 euro.
Questa misura di prevenzione personale viene adottata in caso di denuncia per spaccio di sostanze stupefacenti all’interno o nelle immediate vicinanze di scuole, università, locali pubblici o aperti al pubblico o nei confronti di persone denunciate per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in locali pubblici oppure per reati non colposi contro la persona o contro il patrimonio.
Sono 14 al momento i provvedimenti D.A.Cur emessi dalla Questura nei confronti di pregiudicati che si sono resi responsabili di disordini o episodi di spaccio nei pressi di alcuni locali pubblici della provincia