Marco Pollastri è il nuovo presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna, la struttura che promuove azioni di educazione, formazione e diffusione della cultura della sicurezza stradale con l’obiettivo primario di ridurre il numero di vittime sulla strada e il costo sociale causato dagli incidenti stradali. Pollastri succede nella carica a Mauro Sorbi, che ha concluso due mandati e a cui va il ringraziamento dell’amministrazione regionale. La nuova guida dell’Osservatorio è stata nominata con decreto del presidente della Regione, Michele de Pascale. Non mancano però le polemiche, da parte dello stesso Sorbi: “Dispiace che la sicurezza stradale debba fare i conti con la politica, spesso cieca e sorda ai problemi della gente, perché per alcuni l’importante è far trionfare il proprio ego anziché condividere soluzioni a evidenti problemi dei cittadini”.
Dal canto loro, il presidente della Regione Michele de Pascale e l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Irene Priolo, hanno così accolto Pollastri: “Un professionista con una solida competenza sul campo, che, siamo convinti, farà un buon lavoro. Con la sua esperienza consolidata sui temi della sicurezza stradale, unita a un profilo tecnico-scientifico più che adeguato, potrà dare il giusto impulso allo sviluppo di azioni sempre più efficaci. L’Osservatorio è uno strumento prezioso su cui continueremo a investire e a garantire il nostro impegno per aumentare la sicurezza delle cittadine e dei cittadini sulle strade. Ringraziamo Mauro Sorbi, che lascia dopo due mandati, per il contributo portato in questi anni. L’Emilia-Romagna- concludono presidente e assessore-, anche grazie all’impegno e alla collaborazione costante di Comuni, Province e Città Metropolitana che gestiscono la stragrande maggioranza della viabilità regionale, sarà sempre in prima fila sulle politiche di sicurezza stradale”.
Laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Pollastri è direttore del Centro Antartide di Bologna e presidente dell’Università Verde di Bologna APS e ha svolto, tra le altre, attività di consulenza per imprese specializzate in formazione e ingegneria del traffico anche per il Politecnico di Milano. Ha collaborato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con centri di ricerca sui temi della sostenibilità e della sicurezza stradale. Ha coordinando diversi progetti e percorsi sulla mobilità sostenibile, l’accessibilità nelle città e la promozione della sicurezza stradale con enti locali, regionali e nazionali.
Dal canto suo, Sorbi ha inviato una lettera agli organi di stampa dove parla di un mancato rinnovo previsto:
“Puntuale e ampiamente prevedibile è arrivata la comunicazione da parte della Regione Emilia-Romagna del non rinnovo del mio incarico quale presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale.
Parole di circostanza di chi non vuole disvelare la ragione vera. In questi dieci anni ho cercato di svolgere un ruolo di garanzia, non allineandomi ai diktat o agli ordini di scuderia che provenivano da certi vertici di altri enti locali, che ripetutamente hanno chiesto le mie dimissioni.
Questo mancato rinnovo è per me motivo di vanto, perché è la prova del fatto che non ho mai edulcorato i dati forniti dalle Forze dell’Ordine, dal Ministero dei trasporti e dai vari stakeholders o rilasciato interviste per avvallare certe scelte a favore di una viabilità ideologica.
Sono riuscito a rivitalizzare l’Osservatorio e ad attivare un lavoro sinergico, di grande rispetto e collaborazione con chi opera a vario titolo nel mondo della mobilità e della sicurezza stradale. Tra l’altro alcune campagne, nate da mie idee, hanno avuto l’onore di essere state presentate con nostra immensa soddisfazione, davanti al Papa e la Presidente Mattarella.
Ho svolto questo incarico a titolo gratuito e questo mi ha permesso di essere un uomo libero da condizionamenti esterni, soprattutto politici.
Ho rifiutato vari sgabelli o poltroncine che avrebbero di fatto limitato la mia piena autonomia.
Più volte ho rischiato di venir rimosso, ma anche in Regione ho conosciuto politici dotati di onestà intellettuale: gli ex assessori ai trasporti Raffaele Donini, Andrea Corsini e l’ex Presidente Stefano Bonaccini. Grazie a loro ho potuto portare a conoscenza dei cittadini realtà senza nessuna forma di censura.
Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo indiscusso risultato: tutte le Forze dell’Ordine, le Prefetture, il Ministero dei trasporti, la Motorizzazione, la centrale del 118, le Polizie locali e i vari stakeholsers. I dati da loro forniti hanno permesso ai membri dell’Osservatorio di creare report e documenti sul quadro reale di cosa accadeva nel territorio regionale.
Direi che sulla mia mancata nomina pesa molto una cieca ideologia di chi conosce una sola regola: o con me o contro di me.
Ovviamente tanti auguri a chi mi seguirà in questo delicato compito, ma credo che se seguirà… i suggerimenti, avrà una vita più tranquilla.
Ritengo che il presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale dovrebbe essere scelto fra i non allineati, perché dovrebbe poter svolgere un ruolo di garanzia, di super partes”.