La Notte Europea dei Ricercatori torna venerdì 29 settembre a Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Faenza, Rimini e Ferrara, per portare fra la gente il lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori e offrire la possibilità di partecipare attivamente a esperimenti, dimostrazioni, giochi, esposizioni e laboratori. Organizzata dal consorzio composto dai ricercatori del CNR, coordinatore per il biennio 2022-23, Università di Bologna, CINECA, INAF, INFN e INGV affiancati per la comunicazione e l’organizzazione da ComunicaMente e Naxta, quest’anno ruoterà intorno a tre linee principali: Interpretare il passato, esplorare il presente, immaginare il futuro.

A Ravenna, la Notte sarà inaugurata, al MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna (Via di Roma, 13 – Ravenna)alle ore 18, presso la prestigiosa sede del MAR – Museo d’arte della Città, con i saluti delle autorità e, tra gli altri, del Delegato alla Sostenibilità di Ateneo Giacomo Bergamini.
Per l’occasione, il MAR consentirà l’accesso gratuito alla Mostra permanente dei mosaici contemporanei. Collezione unica al mondo, la Mostra ripercorre lo sviluppo che la tecnica del mosaico ha avuto a partire dalle esperienze maturate a Ravenna, a livello nazionale e internazionale, dal secondo decennio del Novecento ad oggi e comprende più di 90 opere.
Tra gli incontri al MAR, “Alla scoperta della stampa: dal libro antico alla copia digitale”, farà scoprire il viaggio evolutivo dei primi libri a stampa fino alla scoperta delle nuove possibilità offerte dalle copie digitali. Con “I-care. insieme per la comunicazione del patrimonio culturale a rischio di Ravenna” gli studenti del Liceo Classico “Dante Alighieri” di Ravenna presenteranno i progetti elaborati per il percorso PCTO dedicato al tema della comunicazione e del coinvolgimento della cittadinanza nella salvaguardia e tutela del patrimonio culturale in situazioni di rischio. “I nostri ricordi personali digitali alla prova del tempo. Quali strategie per gestirli al meglio e come trasmetterli ai posteri?” farà riflettere sull’importanza di conservare e tutelare la trasmissione dei nostri ricordi personali con il passaggio al digitale. L’incontro “Patrimonio musicale le Digital humanities” mostrerà le esperienze di ricerca del laboratorio musicale del Dipartimento di Beni culturali Unibo e della Scuola di specializzazione in beni musicali.
Nel corso della serata ci saranno anche dimostrazioni pratiche ed esperimenti: Antropolog* per un giorno. Alla scoperta dell’antropologia fisica, per partecipare all’esplorazione di uno dei più grandi archivi a nostra disposizione: lo scheletro umano.
Con gli studenti di Medicina e Chirurgia si viaggerà all’interno del corpo umano, mentre nel laboratorio FrameLab gallery i ricercatori mostreranno le tecniche e i metodi per l’acquisizione e stampa 3D di monumenti e oggetti del patrimonio culturale.
Infine, l’incontro “Una scienza verde e sostenibile al servizio dell’arte” darà la possibilità di assistere alla dimostrazione della preparazione di green gel per la pulitura di dipinti, provando in prima persona la rimozione della vernice e visualizzare i risultati tramite DinoLite collegato a uno schermo.
Presso il Dipartimento di Beni culturali(Via degli Ariani, 1), il Laboratorio diagnostico proporrà una visita interattiva per scoprire come si compiono le indagini tecnico scientifiche sulle opere pittoriche dal punto di vista dei materiali, tecnica, conservazione e valorizzazione dei manufatti artistici. Dalle 16.00, l’incontro “Attenti a quei due. Il restauratore e il diagnosta a confronto”.
I ricercatori di Scienze ambientali apriranno le porte dei laboratori di via Sant’Alberto, 163. Alle 18, si partirà dal Darsenale Bizantina Brewpub con una pedalata organizzata da FIAB Ravenna, per arrivare alla sede dei Laboratori Sartori e scoprire la via delle Scienze ambientali. Il pubblico sarà guidato a scoprire le attività che i ricercatori svolgono per gestire, conservare e proteggere l’ambiente e il patrimonio naturale lungo le nostre coste, spaziando dall’ecologia, biologia e fisiologia degli organismi che vivono i nostri mari e la gestione delle coste fino alla chimica verde e la sostenibilità ambientale.
Anche il Centro Ricerca Ambiente Energia e Mare a Marina di Ravenna parteciperà alla Notte e, dalle 18, prenderà il via una serata di esperimenti ed esperienze alla scoperta del Centro tra passato e futuro per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Un viaggio aperto al pubblico, fra carboni di 2° generazione che permettono di decontaminare il terreno, batterie del futuro per l’efficientamento energetico e tecnologie emergenti dedicate alla sicurezza e alla logistica portuale. L’evento “Innovazione e ricerca a Marina di Ravenna: da Raul Gardini a oggi” ha in programma la visione in anteprima del video dedicato al celebre imprenditore ravennate a cui si lega la nascita del Centro. Entrambi gli eventi sono organizzati dal Tecnopolo di Ravenna.
Si potrà fare anche un salto lungo gliargini del Lamone, per riflettere sulla convivenza tra uomo e acqua. Alle 9.30, si inizia con “Acqua, terre e biciclette”. Un viaggio ai margini delle terre degli scariolanti”, un tour scientifico in bicicletta progettato dal Consorzio Bonifica della Romagna in collaborazione con FIAB Ravenna.
Alle 20.30, presso Casa Matha (Piazza A. Costa, 3), seguirà un dialogo a più voci sul tema dell’evoluzione geografico-ambientale e paesaggistica delle bonifiche del Lamone. Il team interdisciplinare del costituendo “Osservatorio dinamico del paesaggio romagnolo” presenterà in anteprima le attività di ricerca previste nell’area della Bonifica del Lamone.
A Faenza, dalle ore 18, presso complesso ex Salesiani (Via San Giovanni Bosco, 1) si spazierà dalla gastronomia molecolare a cura del gruppo di Chimica con “Gastronomia molecolare: la chimica che si mangia”, ai ricercatori dei Dipartimenio di Scienze Mediche e Chirurgiche (DIMEC) e di Scienze Biomediche e Neuromotorie (DIBINEM) dell’Università di Bologna che racconteranno Infermieri e logopedisti in pillole condividendo conoscenze e attività. Si affronteranno i temi del ciclo di vita di una cellula e il processo di estrazione del DNA, lo studio dei vasi sanguigni nei tumori, passando per l’educazione sanitaria e la prevenzione oncologica; sarà spiegato l’effetto placebo e nocebo nella pratica clinica e, infine, sarà mostrata la rianimazione cardio respiratoria e parametri vitali, per concludere con una riflessione sulla relazione terapeutica: dall’ipnosi clinica alla medicina narrativa.
La serata sarà un’opportunità per immergersi nel mondo affascinante della ricerca medica e per apprendere in modo interattivo attraverso dimostrazioni pratiche.
La Notte europea dei ricercatori è l’occasione per uscire dai soliti schemi e per esplorare nuovi punti di vista. Ripensare a ciò che si conosce da un’altra prospettiva è una pratica utile e necessaria per gli abitanti di un mondo che sta affrontando cambiamenti e minacce epocali. Ma riPENSAci significa anche riflettere sulla posizione che si occupa nella società e sulle ripercussioni delle proprie azioni sull’economia e sull’ambiente.