I rappresentanti della lobby del fossile che siedono in Consiglio Comunale, giustamente, fanno festa. Tutto il miope mondo che continua a pensare che il gas sia il futuro per Ravenna e per il Pianeta canta contento ad una voce sola. Centrodestra e centrosinistra, con l’unica eccezione del cinque stelle, hanno votato compatti per tirar fuori nuovo gas davanti a Ravenna senza alcun riguardo alle conseguenze per la sopravvivenza di Ravenna e per quella dei nostri figli per i cambiamenti climatici a cui il gas dà un enorme contributo.

Tutti sanno che dal processo di estrazione, stoccaggio, ecc. vengono enormi perdite di gas ma fingono di non saperlo. Tutti sanno che il gas è di circa 30 volte più potente della CO2 a trattenere calore in atmosfera ma fingono di non saperlo. Tutti sanno che bruciare gas produce tantissima CO2 ma fingono di non saperlo. Tutti festeggiano dietro ai repubblicani, giustamente felici perché, come questi ultimi dichiarano: “per la prima volta, nella massima istituzione rappresentativa della città, le risorse di gas metano dell’Adriatico e le imprese ravennati del comparto energetico vengono considerate strategiche per tutto il Paese”.

Leggiamo che Sinistra Italiana si stupisce che Coraggiosa si sia unita al coro votando come tutta la banda. Sinistra Italiana ha insistentemente proposto di attaccare anche Ravenna in Comune al carrozzone di sostegno a de Pascale e, non essendo riuscita nell’intento, è confluita durante le ultime elezioni in Coraggiosa. Come Sinistra Italiana ha più volte ricordato, del resto, ha fattivamente contribuito alla nascita del progetto di Elly Schlein e quindi se ne considera parte a pieno titolo, in Regione e a Ravenna. Suoi candidati si sono presentati con Coraggiosa alle regionali, alle comunali e domenica prossima alle elezioni per il rinnovo dei Consigli Territoriali.

Ravenna in Comune non ha sostenuto il Sindaco alle ultime elezioni comunali coerentemente al comportamento tenuto anche nel 2016. Le ragioni erano e sono di merito: divergenza di programmi e di vedute per l’Amministrazione della Città, differenze sostanziali sul liberismo che osteggiamo (sostenuto invece da PD e soci) e su tanti temi per noi fondamentali. Uno di questi, per noi importantissimo, è quello della immediata transizione alle rinnovabili, riconvertendo le attività attualmente impegnate nell’oil&gas, salvaguardando i posti di lavoro ed anzi creandone di nuovi grazie allo sviluppo delle nuove fonti energetiche. Il Sindaco, i Repubblicani, Coraggiosa, invece, sostengono platealmente la continuità di uso del gas. Lo hanno fatto più volte, Coraggiosa compresa, spacciandola per necessità transitoria che, in realtà, non vede mai puntualizzata una data termine. Dunque, come si fa a stupirsene?

La stessa posizione di Coraggiosa, del resto, è quella del centrodestra. A Ravenna e nel Paese tra centrodestra e centrosinistra non ci sono differenze in tema di energie (e non solo). Come dimostrato dal voto quasi unanime del Consiglio Comunale del 29 marzo. Chi ci voleva entro la compagine di sostegno alla ricandidatura del Sindaco lo giustificava con la presunta capacità, dall’interno della maggioranza, di condizionare il centrosinistra rispetto a temi come, appunto, l’ambiente. E citava come esempio virtuoso Coraggiosa. Sarebbe tempo che ammettesse pubblicamente l’errore e ne traesse le conseguenze uscendo dalla maggioranza, a cominciare dal ritiro delle candidature presentate nella lista “Insieme per i territori” alle elezioni di domenica prossima. Nel caso ciò non avvenga e però continui a frequentare le piazze della protesta, lasci a noi lo stupore per la mancanza di coerenza.