«Siamo stupiti dal clamoroso silenzio che osservano alcune altrimenti loquacissime sigle del mondo radicale femminista e sindacalista locale sul tema della prostituzione a Ravenna: fenomeno spesso caratterizzato dalla contiguità ad ambienti malavitosi. La tutela di queste donne, che vivono in condizioni di degrado, di violenza e di difficoltà e in alcuni casi a poche decine di metri dalle loro sedi, avrebbe meritato una reazione indignata da parte di queste associazioni, e l’attivazione di una pronta e concreta rete di solidarietà per avvicinare coloro che decidessero di cambiare vita: ma anche su questo regna il più stagnante silenzio.
Come Pro Vita & Famiglia abbiamo già avviato il lavoro dei nostri legali per presentare un esposto alla Procuraperché siano effettuate ulteriori indagini e da oggi è partita una serie di affissioni su tutto il territorio per segnalare all’opinione pubblica questa strana omertà da parte anche di molti partiti politici, anch’essi generalmente assai facili all’indignazione un po’ su tutto, ma che su questo tema non proferiscono parola.
Plaudiamo, invece, all’iniziativa dei consiglieri Alvaro Ancisi e Alberto Ancarani che hanno presentato un’interrogazione al sindaco per far luce sulla vicenda delle 12 ragazze trovate dalla Polizia in alcune camere d’albergo dedite alla prostituzione, in un contesto di violenza, di cui hanno dato notizia alcuni giornali locali nei mesi scorsi».
Così SimoneOrtolani, Referente del Circolo Territoriale dell’Emilia-Romagna di Pro Vita & Famiglia