Si inaugurerà sabato 2 marzo, alle ore 17.00, a Faenza (RA), presso Palazzo Bandini Rossi di Muky una nuova tappa “Luci ed ombre del legno..una mostra che viaggia”, un appuntamento ormai consolidato nel panorama artistico nazionale giunto alla XIII edizione.

    Si tratta di un percorso espositivo che permette di confrontare diverse espressioni che la scultura lignea contemporanea può assumere. La mostra vuole al tempo stesso esportare al di fuori delle vallate alpine abituali una forma culturale che caratterizza la Provincia di Trento e valorizzare un territorio, l’Altopiano del Tesino, attraverso una delle principali risorse naturali che più squisitamente lo caratterizzano: il legno.

    “Dal 2006 – raccontano gli organizzatori – la mostra è stata complessivamente visitata da quasi 80.000 persone, ha saputo unire il Nord ed il Sud Italia, dalla provincia di Bolzano a quella di Salerno, in un autentico abbraccio culturale che ha attraversato rinomati centri culturali e piccoli ma preziosi borghi, che hanno saputo credere nella bontà dell’iniziativa”.

Saranno esposti i quattro vincitori dell’ultima edizione del Simposio del Tesino, dove, ogni metà estate, quasi trenta artisti vengono invitati e, per una settimana, scolpiscono per le vie e le piazze dei quattro paesi che caratterizzano l’altopiano trentino e ai quali si è recentemente aggiunto anche l’abitato di Strigno.

Mai come in questa edizione si respira un’aria internazionale, segno di come la manifestazione si sia saputa affermare tra le diverse scuole di scultura presenti nel panorama europeo, richiamando l’attenzione di numerosi artisti che con i loro saperi confluiscono in Tesino durante l’ultima settima di luglio secondo un autentico scambio di linguaggi. Marta Fresneda Gutiérrez (Spagna), Jitka Kůsová-Valevská (Repubblica Ceca), Ionel Alexandrescu (Romania), Marta Zucchinali (Treviglio – BG), sono i protagonisti dell’edizione 2019. A loro, come ormai tradizione l’organizzazione ha affiancato un artista “al di fuori del Simposio”, selezionato tra i più rappresentativi scultori del Trentino-Alto Adige. Per questa edizione la scelta è ricaduta sul trentino Giorgio Conta.

In tutto ventuno opere, originali e suggestive, a disposizione per essere osservate dal vero in un viaggio allegorico ed emozionale. Un modo innovativo per conoscere un territorio attraverso le suggestioni e gli odori rimasti impressi nell’opera d’arte.

La mostra, a ingresso libero, resterà visitabile a Faenza sino al 31 marzo 2019, il venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

La mostra è organizzata dal Centro di Documentazione del Lavoro sui Boschi ed è resa possibile grazie al supporto attivo della Provincia Autonoma di Trento, della Regione Trentino Alto Adige, dei Comuni di Castello Tesino, Pieve Tesino, Cinte Tesino, Bieno, Castel Ivano, dell’APT Valsugana e della Galleria d’Arte Atrebates.