Nota stampa diffusa dall’Ausl Romagna in merito alle critiche ricevute sul reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Ravenna:
“In merito alle notizie relative ai letti di Ginecologia dell’Ospedale di Ravenna, corre l’obbligo di chiarire subito alcuni concetti, al fine di fugare ogni ingiustificato allarme.
È destituita di fondamento qualsiasi ipotesi di chiusura o ridimensionamento della degenza ginecologica. È vero invece il contrario: il progetto consentirà di dare risposte sempre più qualificate alle pazienti, legate all’intensità di cura di cui ognuna di esse ha bisogno, a seconda del problema clinico per il quale viene ricoverata.
In quest’ottica, i posti letto per le pazienti ricoverate per patologie oncoginecologiche trovano collocazione in continuità con il reparto di Chirurgia, con modalità assistenziali adeguate a pazienti di pertinenza chirurgica.

Lo sviluppo del progetto prevede che i posti letto per le altre pazienti di area chirurgica ginecologica trovino collocazione all’interno del Palazzetto chirurgico, secondo una logica di piattaforma logistica di degenza aperta sette giorni su sette, con un miglioramento dell’offerta complessiva. Resterà infine nell’attuale collocazione il Pronto soccorso ginecologico.

È pertanto totalmente ingiustificato qualsiasi allarme relativamente all’adeguatezza degli organici sia della ginecologia sia della chirurgia.

L’approccio adottato è quello per intensità di cura, che supera la vecchia concezione del reparto di degenza monospecialistico, in direzione di servizi che rispondono in maniera sempre più precisa alle specifiche esigenze dei pazienti. E dunque nessun depotenziamento, come detto all’inizio e come “Ravenna in Comune” avrebbe potuto conoscere semplicemente chiedendo alla Direzione Medica”.