La Regione tuteli il lupo, faccia conoscere ai cittadini “questa specie di straordinaria importanza, in termini di biodiversità”, contrasti il bracconaggio e spieghi la propria posizione “sull’Ordine del giorno n. 4/2023 recante “Aggiornamento del Piano per la conservazione e la gestione del lupo in Italia” approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome del 13 luglio 2023″.

Lo chiede alla giunta, in un’interrogazione, la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che vuole sapere cosa faccia la Regione “per garantire la convivenza, con questa specie protetta, anche delle attività antropiche quali l’allevamento”

La consigliera sottolinea che il lupo “è una specie importante, in termini di biodiversità e rappresenta una chiave di volta nell’ambiente naturale, avendo anche un effetto ombrello su altre specie e habitat naturali, nonché, di straordinaria importanza, appunto in termini di biodiversità, poiché, per esempio, con la sua dieta, il lupo regola la presenza di alcune popolazioni di erbivori”. Gibertoni prosegue affermando come da anni “si assiste, con continuità ed ampiezza di mezzi coinvolti, ad una martellante campagna anti-lupo contraddistinta da un clima allarmistico senza precedenti, sia a livello nazionale, sia a livello regionale, che è completamente slegato da ogni dato ed evidenza scientifica”. Che la battaglia contro questi animali, secondo Gibertoni, “sia ampiamente sponsorizzata dalla potente lobby dei cacciatori è evidente” dopo un tavolo, al ministero delle Politiche agricole, promosso da un eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr. All’incontro hanno partecipato “associazioni e comitati rappresentativi di realtà dei territori interessati ove il lupo provoca allarme sociale, come Piemonte, Lombardia, Toscana, Abruzzo e Emilia-Romagna” e sono state consegnate al sottosegretario 10mila firme. Le associazioni ritengono inadeguate le misure di contenimento dei lupi e segnalano l’aumento di danni alle aziende agricole. Questa campagna, scrive Gibertoni, iniziata con il precedente governo, “aveva pubblicamente affermato di augurarsi un accordo tra le Regioni per approvare un nuovo “Piano di Gestione e Conservazione del lupo” che prevedesse anche deroghe al divieto di uccisione del Lupo nel nostro Paese”.