5.003.765 euro per un totale di 377 progetti realizzati sul territorio di Bologna e Ravenna sono le cifre che emergono dal Bilancio relativo al 2021 della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, approvato all’unanimità dal Consiglio di Indirizzo e dal Consiglio di Amministrazione.

Il bilancio si è chiuso con un avanzo di esercizio di 5.664.000 euro, registrando un significativo incremento rispetto al dato del 2020 (+63%). Grazie ai fondi precedentemente accantonati e a oculate scelte di gestione del patrimonio, la Fondazione ha potuto garantire anche per il 2021 la copertura delle attività istituzionali, assicurando il sostegno necessario soprattutto al mondo della scuola e a quello della cultura, due settori profondamente penalizzati dalla pandemia, alla promozione della ricerca scientifica e all’implementazione di politiche di sostegno attivo alle nuove povertà per contrastare le crescenti disuguaglianze.

Prosegue l’impegno della Fondazione a operare con slancio sempre più partecipativo, seguendo alcune traiettorie ormai consolidate: l’ascolto attivo delle necessità del territorio, il coordinamento dei diversi attori della comunità per creare reti virtuose, aggregazione di valore sociale ed economico.

«Il Bilancio del 2021 si chiude positivamente, con una crescita degli accantonamenti e con un deciso aumento dell’avanzo di gestione rispetto all’esercizio precedente. Sono dati importanti, che ci consentono di guardare al futuro prossimo con atteggiamento fiducioso, consapevoli di disporre di risorse quanto mai necessarie per affrontare i nuovi scenari socio-economici che si stanno delineando in un contesto influenzato dagli esiti della pandemia prima e dal conflitto ucraino ora» commenta Giusella Finocchiaro, Presidente di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. «Anche quest’anno la nostra missione è stata quella di intercettare le necessità del territorio, di prestare ascolto alle istanze di persone e famiglie in condizioni di difficoltà e a rischio di emarginazione. Tanto lavoro è stato fatto sul fronte dell’educazione, dentro e fuori le aule scolastiche, con un investimento di oltre 1,2 milioni di euro per contrastare, soprattutto, la dispersione scolastica. Sul fronte sociale, abbiamo portato avanti progetti guidati dall’inclusione e dall’empowerment, con un’attenzione particolare all’uguaglianza di genere. Non abbiamo fatto mancare il nostro sostegno alla ricerca scientifica e al mondo dell’arte, della musica e del teatro, con azioni volte ad abbattere le barriere che ostacolano la partecipazione culturale di tutti i cittadini. La Fondazione si è impegnata molto per proseguire nel lavoro di costruzione reti di cooperazione sul territorio, per favorire il dialogo tra enti pubblici e privati agendo con un forte spirito e di senso di comunità. Lavorare bene e lavorare insieme, questa la nostra missione oggi e per gli anni a venire». conclude Finocchiaro.

Le linee di intervento nel 2021

  • Progetti trasversali

Ogni anno, parte delle risorse è destinata, oltre a iniziative rivolte al territorio, a progetti nazionali condivisi con altre fondazioni, promossi da Acri o gestiti direttamente dalla Fondazione. Tra questi: il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile per il sostegno di interventi innovativi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che si frappongono tra i minori e il diritto all’educazione; Fondazione con il Sud, per promuovere percorsi di coesione sociale per lo sviluppo del Mezzogiorno; il Fondo Contenimento Crisi per attenuare le conseguenze dell’attuale crisi socio-economica.

Prioritario, anche per il 2021, il sostegno ai giovani e al mondo della scuola, ambito d’intervento d’elezione della Fondazione, soprattutto durante l’emergenza sanitaria e i periodi di interruzione forzata della didattica. Strategico in questo contesto il Progetto INS – Insieme nella Scuola, finalizzato ad ampliare l’offerta formativa degli alunni tra i 12 e i 17 anni, la fascia più sensibile in tema di dispersione scolastica. Alle scuole secondarie di secondo grado si è rivolta la XIII edizione di Una Settimana per una Vita Sana, progetto scientifico, educativo e comunicativo che trasmette agli studenti le linee guida per un corretto stile di vita; i ragazzi della scuola superiore sono stati i protagonisti, invece, di Vitamina C di Fondazione Ivano Barberini, per lo studio e la divulgazione della storia e civiltà contemporanea e la creazione di start-up.

Grande attenzione anche al mondo della cultura. In primavera, l’Oratorio San Filippo Neri ha ripreso la sua attività dopo lo stop del 2020, ospitando eventi di successo con 96 giornate di apertura e 17.000 presenze. È proseguito inoltre il progetto Una città per gli Archivi, per la promozione dei cantieri archivistici nei territori di competenza della Fondazione, che si è impegnata nelle operazioni di pubblicazione di nuovi archivi. In particolare, nel 2021 sono stati completati il riordino e la descrizione dei fondi giudiziari dell’Archivio di Stato di Ravenna e l’archivio della Società Medica Chirurgica di Bologna.

  • Settore Cultura: 1.901.564 €

Anche nel 2021 le misure di contenimento della pandemia hanno significativamente penalizzato il settore culturale e artistico. Per offrire un aiuto concreto ai lavoratori del comparto creativo, la Fondazione ha eccezionalmente aggiunto un’ulteriore scadenza per la presentazione delle richieste di contributo, accogliendone in totale ben 154.

Con un finanziamento complessivo di 242.000 euro, La Fondazione ha continuato a supportare il sistema teatrale bolognese e ravennate, promuovendo l’imprescindibile ruolo sociale e formativo che il teatro gioca soprattutto pe le nuove generazioni. Ha sostenuto l’associazionismo musicale con i progetti didattici Mutti dell’Associazione Bologna in Musica nell’ambito del Bologna Jazz Festival, il Piccolo Coro Angelico e Che musica ragazzi! dedicati ai giovanissimi; a Ravenna, Musica senza barriere dell’Orchestra Cherubini e Sclab del Quartetto Fauves che promuovono l’inclusione sociale attraverso la musica.

Per quanto riguarda il patrimonio artistico sono stati finanziati i musei del territorio, il Mambo di Bologna e il Mar di Ravenna e le attività della Cineteca di Bologna. Da non dimenticare il Trust per l’Arte Contemporanea istituito nel 2020 insieme a BolognaFiere e Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, che a inizio 2022 ha presentato i primi interventi realizzati a sostegno dell’arte del presente. Particolarmente importanti per la Fondazione sono le esposizioni organizzate nella propria sede, appuntamenti di spicco della scena artistica di Bologna. Nei giorni di Art City 2021 sono state organizzate 141 Un secolo di disegno in Italia e L’abilità di mutare con le circostanze, l’installazione site-specific di Sabrina Mezzaqui all’Oratorio San Filippo Neri.

Altro capitolo del settore culturale è l’editoria, con la pubblicazione, grazie al contributo della Fondazione, di quattro libri d’artista.

  • Settore Sociale: 2.145.573 €

Anche nel 2021 l’area sociale ha fronteggiato con 178 progetti le conseguenze del protrarsi della pandemia, rispondendo prontamente alle istanze del territorio con politiche di sostegno attivo rivolte a persone e famiglie in situazioni di fragilità. Accesso al mondo del lavoro, rafforzamento della coesione sociale, salvaguardia del benessere dei cittadini, con specifico riferimento a: genere e pari opportunità, anziani ed emarginazione, educazione e minori, povertà e disagio.

Significativi i progetti: Women A(r)T Work – artigianato femminile dell’Associazione Terra Verde, per l’avvio di un’impesa artigianale al femminile che accoglie donne migranti, e Dispensa Solidale, della Cooperativa sociale Pensa Solidale, un servizio di raccolta e distribuzione dei prodotti alimentari eccedenti della piccola media e grande distribuzione, delle mense pubbliche e private e delle industrie alimentari.

Ancora una volta i giovani sono stati al centro dell’azione della Fondazione che condivide e rende possibili proposte formative, attività di prevenzione delle devianze e di sensibilizzazione e contrasto al disagio giovanile, dal bullismo agli hikikomori.

Per quanto concerne due dei settori d’intervento cruciali per la Fondazione, la scuola e l’educazione, si è intervenuti con particolare attenzione alle necessità di riorganizzazione nel contesto Covid. Anche per il 2021 è stata promossa una Call a sostegno delle attività dei Centri Estivi, chiamando a raccolta le migliori forze educanti del territorio per implementare attività estive rivolte a bambini e ragazzi. Con un finanziamento di 150.000 euro sono stati promossi 24 progetti che, da un lato, hanno restituito il diritto al gioco e alla socialità ai più giovani, dall’altro hanno offerto un sostegno concreto alle famiglie, in particolar modo alle madri lavoratrici.

Per salvaguardare la salute dei cittadini sono state finanziate iniziative volte a contrastare condizioni di disagio vissute dalle fasce di popolazione più vulnerabili: anziani, immigrati, persone con disabilità o che si trovano in condizioni di indigenza. In particolare si segnalano le iniziative realizzate da ARAD Bologna – Associazione di Ricerca e Assistenza Demenze e Associazione Alzheimer Ravenna, a sostegno di anziani fragili nel contesto post-pandemico, e il progetto Psicologo di base realizzato dall’Associazione Centro Studi e Ricerche in Terapia Psicosomatica sull’attivazione di sportelli psicologici presso i medici di base.

  • Sviluppo Locale: 935.628 €

Il settore dello Sviluppo Locale ha sostenuto 42 iniziative, mettendo in campo, come nell’anno precedente, interventi mirati a mitigare le ripercussioni della crisi pandemica.

Su questa linea si inserisce l’avvio di due progetti: Insieme per le famiglie in difficoltà della Fondazione Frati Minori – Antoniano, per fornire aiuto concreto ai gruppi familiari sulla soglia di povertà, e l’iniziativa Fare ad arte, con l’attivazione di corsi professionalizzanti per disoccupati.

È proseguito il progetto pluriennale nelle scuole Noino.org, coordinato dall’associazione Il progetto di Alice e gestito da Rete Attraverso lo Specchio. L’iniziativa mira a contrastare la violenza di genere tentando di cambiare i modelli maschili disfunzionali con percorsi educativi rivolti agli studenti e corsi di formazione per insegnanti. Con lo slogan Prendiamo la parola contro la violenza sulle donne, l’edizione 2021 si è focalizzata sul tema del cyberbullismo e della violenza maschile che si genera attraverso la rete e i social media.

Dopo il successo degli scorsi anni, sono stati riconfermati i progetti Dancer4Life di Laborartis, per il rafforzamento del senso di coesione sociale tra i ragazzi figli di immigrati attraverso la danza, e Un ponte tra culture del FAI Emilia-Romagna – delegazione di Bologna, un percorso di formazione attraverso il quale i partecipanti, tutti cittadini di origine straniera, sono diventati mediatori culturali. Finanziati anche Tutta un’altra storia dell’associazione Fanatic About the Festivals, che ha coinvolto i detenuti del carcere minorile nella giuria del festival Biografilm e Infra-BO, un progetto di Landeres rivolto agli studenti delle scuole superiori per riflettere sullo sviluppo urbanistico del quartiere Bolognina.

La Fondazione ha rinnovato il suo contributo all’iniziativa Junior Project Officier del CUAMM, che offre ai medici specializzandi dell’Università di Bologna la possibilità di intraprendere un’esperienza sul campo e offrire sostegno agli ospedali dell’Africa subsahariana.

Sul fronte dell’innovazione tecnologica, impresa e inserimento lavorativo, sono proseguiti i lavori di

Funder35, progetto nazionale sostenuto da 19 fondazioni che da 10 anni affianca e rafforza organizzazioni culturali senza scopo di lucro composte prevalentemente da giovani under 35: nel 2021 il progetto ha messo in campo, a seguito di studi ad hoc, percorsi di sostegno per accompagnare le imprese selezionate verso la ripresa post pandemia. Rinnovato il sostegno anche a Reactor, la scuola di imprenditorialità e innovazione dedicata a dottorandi e giovani ricercatori per intraprendere percorsi formativi all’estero.

In conclusione, anche per l’esercizio 2021 è stata attivata la linea d’intervento Alta formazione con due progetti: il sostegno alle borse di studio della Johns Hopkins University e l’iniziativa condotta dalla Corte d’Appello di Bologna per l’attivazione di tirocini formativi.

  • Ricerca Scientifica: 21.000 €

Il settore della Ricerca Scientifica e Tecnologica della Fondazione svolge da molti anni un rilevante ruolo nella promozione e sviluppo delle conoscenze scientifiche grazie al sostegno economico a progetti di ricerca d’eccellenza condotti da ricercatori operanti nei territori di Bologna e Ravenna.

La maggior parte del finanziamento rivolto al settore era stato destinato al grande progetto strategico della Torre Biomedica del Policlinico Sant’Orsola che ha subito un ritardo nell’avvio dei lavori. Nell’ultimo trimestre dell’anno la Fondazione ha lanciato un bando per sostenere con 340.000 euro le attività di ricerca scientifica sui territori di competenza. Il bando si è concluso il 30 novembre con la sottomissione di 53 proposte. Gli esiti saranno comunicati a giugno 2022.

Il Bilancio 2021 è disponibile sul sito della Fondazione: www.fondazionedelmonte.it