“Sono settimane che la sinistra non perde occasione per sparate a zero su quanto sta facendo il governo per rimediare ai danni che l’alluvione ha provocato in Romagna, molti dei quali dovuti a decenni di abbandono del territorio da parte degli enti preposti, in primis la Regione.

Adesso anche i sindacati si stanno accodando.

È a questo punto necessario fare un po’ di chiarezza.

Prima di tutto il Governo ha stanziato la cifra record di 4,7 miliardi in tre mesi. La metà di quanto chiesto dalla regione. Tale cifra serve a garantire sia la capienza del portafoglio del Commissario per quanto riguarda le opere di massima urgenza ed è stato lo stesso commissario ad affermare che la cifra stanziata dal Governo è sufficiente sia per una prima parte di rimborsi danni. Chi afferma che ai cittadini non sia ancora arrivato niente dice il falso, poiché i primi fondi stanno arrivando. Per i risarcimenti danni veri e propri sono necessarie le perizie che, ad oggi, non sono state ancora presentate. Per questo motivo è ovvio che questo genere di rimborso non sia ancora arrivato. Chi fa finta di non saperlo e soffia sul fuoco è in malafede e vuole nascondere le proprie responsabilità.

Per quanto riguarda le imprese sono stati stanziati 120 milioni a cui si aggiungono altri 149 milioni di qualche giorno fa, in attesa di altri stanziamenti. Anche per il settore turistico, sono stati previsti dei fondi. 

Relativamente al settore agricolo, sono anche stati stanziati 100 milioni di euro, peccato che la regione non abbia ancora provveduto alla perimetrazione rendendo quindi impossibile l’erogazione di tali fondi. 

Anche sui 600 milioni relativi alla cassa integrazione di cui si parla molto, è necessario fare un po’ di chiarezza. Di solito i conti si fanno alla fine ed è facile che il settore agricolo abbia necessità, fra agosto e settembre, di attingere a questo fondo quindi, sostenere adesso che quel denaro è bloccato ed inutilizzato è falso.

Infine qualche precisazione anche sulla riallocazione di alcune opere che passeranno dal Pnrr ad altre fonti di finanziamento.

Sono giorni, infatti, che la sinistra, in maniera pretestuosa, sostiene che il governo abbia tagliato dei finanziamenti ad opere pubbliche. Questo è falso, si tratta, infatti, di una riallocazione. In altre parole alcune opere che erano state inserite fra quelle finanziabili o potenzialmente finanziabili tramite il Pnrr, seguiranno altre fonti di finanziamento. Questa riallocazione si è resa necessaria, poiché il precedente governo aveva assegnato al Pnrr tutta una serie di opere che avrebbero corso il rischio di essere bocciate e quindi non finanziate. Per evitare questo il Governo le ha spostate su altre forme di finanziamento. In altre parole i finanziamenti arriveranno, ma non proverranno dal Pnrr. Nessuna opera pubblica sarà tagliata. 

Purtroppo anche in questo caso c’è qualcuno che per nascondere le proprie responsabilità soffia sul fuoco spargendo incertezze e dubbi. Ormai da una certa sinistra siamo abituati.  “

           

Alberto Ferrero, Coordinatore provinciale Fratelli d’Italia