Gruppo Caviro, in collaborazione con Ham Italia, ha avviato un progetto per sostenere la decarbonizzazione del trasporto pesante e sensibilizzare gli autotrasportatori all’uso dei biocarburanti e del BioLNG.
Uno dei primi passi di questo progetto è stato il convegno dal titolo «Insieme verso il BioLNG – Nuove logiche di gestione degli appalti nel settore dei trasporti» che si è svolto questa mattina a Faenza, nella sede di Caviro in via Convertite 12. Un momento di confronto che ha unito il sistema produttivo, rappresentato da Caviro, quello della filiera della biocarburazione con Ham Italia, Assocostieri e NGV Italiae quello dell’autotrasporto con la testimonianza di trasportatori che hanno già fatto esperienza con mezzi alimentati a BioLNG, Nicolosi Trasporti e Maganetti Trasporti, e il contributo dei rappresentanti dei più importanti costruttori di automezzi pesanti quali Iveco, Scania e Volvo.
«Gruppo Caviro ha avviato un’analisi della carbon footprint di tutti gli stabilimenti del Gruppo e le emissioni di scope 3, ossia quelle prodotte dalla nostra supply chain, tra cui anche i trasporti, che incidono in modo importante sulle emissioni legate alle attività svolte dal Gruppo – sottolinea Giampaolo Bassetti, Direttore Generale di Caviro. Di conseguenza, con l’obiettivo di ridurre le emissioni complessive, abbiamo avviato un percorso di sostegno alla biocarburazione, che coinvolge necessariamente il mondo della logistica e traccia la direzione futura che intende assumere il Gruppo in termini di autotrasporto».
La collaborazione tra Gruppo Caviro e Ham Italia è cominciata da tempo e si è consolidata con la costruzione dell’impianto per la produzione di BioLNG nello stabilimento faentino di Caviro Extra. Il biometano avanzato, che Caviro Extra produce dal 2019, viene così liquefatto ed entra nella rete di distribuzione di Ham, diventando una valida soluzione per la decarbonizzazione del trasporto pesante.
«Con il convegno odierno facciamo un altro passo verso la sostenibilità dell’autotrasporto, intesa in termini ambientali ma anche economici – spiega Aldo Bernardini, Amministratore Delegato di Ham Italia -. Ancora oggi, infatti, sono tanti gli autotrasportatori che non hanno approfondito a sufficienza le opportunità, ampiamente sostenute dai dati, di passare a BioLNG. Nonostante, infatti, il prezzo del metano e del metano liquefatto (LNG) sia ad oggi ancora elevato, i dati dimostrano che il confronto con il gasolio è vincente o, al limite, allineato. Il tutto con emissioni di CO2 e polveri praticamente azzerate. Il BioLNG porta infatti una riduzione di circa l’80% delle emissioni di CO2, di circa il 95% di polveri sottili e di circa il 50% di NOx (ossido di azoto) se confrontato a benzina e gasolio».