Il Vice Capogruppo di Fratelli d’Italia, Renato Esposito ha presentato un question time al Sindaco di Ravenna riguardo il consultorio familiare.

Ecco il testo completo:

 

“Sollecitato da un cittadino mi reco presso la Circoscrizione Seconda di Ravenna in Viale E. Berlinguer 11 per controllare di persona la sua segnalazione.

Al primo piano dove è il consultorio familiare, proprio all’ingresso, noto esposto in bella vista un grande e ormai famoso cartello “Perché vuoi sapere se sono MASCHIO O FEMMINA?” E’ esposto proprio davanti allo sportello informazioni, così per dare un segnale probabilmente di quali siano le priorità trattate. In un momento di preoccupante denatalità del nostro Paese, quando tutti gli indicatori economici e sociali indicano come prioritaria una politica volta a favorire la natalità ed il supporto alle Famiglie con figli, quale sembra essere la priorità del nostro consultorio? Ribadire la “fluidità dei generi” come se la faziosità ideologica possa ribaltare ciò che la natura ha creato, come se non fosse chiaro a tutti che qualunque essere vivente ed a qualunque specie appartenga si divide in SOLI due GENERI “MASCHILE e FEMMINILE”.

Ho chiesto “udienza” alla responsabile del reparto la d.ssa Z. S. a cui ho cercato di esprimere le mie perplessità, ma ho trovato solo un impenetrabile e scortese muro che non ammetteva alcun dialogo. Ho perciò desistito da quel colloquio, per me, totalmente inutile.

Tutto ciò premesso si chiede a Sindaco e Giunta

  1. Perché nonostante al civico 7 accanto all’ingresso della Circoscrizione Seconda, vi siano degli uffici occupati dal Centro Antidiscriminazioni LGBT+ si ritenga “necessario” esporre nel Consultorio per le Famiglie un tale manifesto quando invece dovrebbe essere più opportunamente dedicato a madri e futuri genitori;
  2. Ciascuno può manifestare l’orientamento sessuale che predilige, ciò non toglie che i generi restano solo due: MASCHIO E FEMMINA, al di là delle chiacchiere di alcuni.
  3. Quanto sono costati quei manifesti e l’affissione degli stessi, visto il continuo richiamo dell’amministrazione ravennate alla “scarsità di mezzi” per far fronte alle giuste richieste dei Cittadini.

Non si discute l’orientamento sessuale di ciascuno, ma non possiamo accettare lo stravolgimento delle stesse leggi della natura. Per chi crede sono le “leggi del Creato”.”

 

Renato Esposito (Vice Capogruppo Fratelli d’Italia)