Si è svolta l’esercitazione annuale di ricerca/soccorso in mare (Search And Rescue) ed antinquinamento (Pollution), ideata e condotta dalla Direzione Marittima – 8°MRSC (Maritime Rescue Sub Center), quale Autorità coordinatrice delle risorse dedicate della Guardia Costiera e di quelle concorrenti degli altri Organi dello Stato nonché dei mezzi privati, nell’ambito della regione Emilia-Romagna.
Lo scenario messo in atto ha ipotizzato la mancanza di notizie di un motopesca normalmente operante presso gli impianti di acquacoltura frontisti a Cesenatico, con tre membri di equipaggio. È quindi stata attivata la procedura inziale SAR da parte della Capitaneria di porto di Rimini, quale Unità Costiera di Guardia competente per territorio.
L’allarme è partito alle ore 09.15, dall’armatore “Magia blu”, senza indicazione dell’ultima posizione nota del mezzo: è stato quindi necessario sviluppare un’ampia zona di ricerca da suddividere dunque tra più mezzi impiegabili: un elicottero del ROAN Guardia di Finanza di Rimini, un elicottero della Guardia Costiera della base aeromobili di Pescara, una vedetta (V830) della Guardia di Finanza di Marina di Ravenna e re motovedette della Guardia Costiera, rispettivamente provenienti da Rimini (CP2107), Cesenatico (CP612) e Cervia (CP552).
La vedetta della Guardia di Finanza V830 ha proceduto ad individuare il motopesca quasi al confine delle acque frontiste a Cervia, con il supporto dell’elicottero delle Fiamme Gialle (VOLPE514), mentre le motovedette CP 2107 e CP 612 hanno poi rinvenuto i due membri dell’equipaggio, due simulacri, al traverso della costa di Cesenatico.
D’intesa con il 118 Romagna Soccorso si è simulato così il trasferimento dei malcapitati, a mezzo autoambulanza, all’ospedale civile Bufalini di Cesena, in quanto il punto di sbarco più prossimo risultava essere il sorgitore di Cesenatico.
Concluso l’addestramento SAR, con l’individuazione dei tre obiettivi prefissati, dopo circa 2 ore e mezzo di attività, è stata poi sviluppata la fase esercitativa antinquinamento, ipotizzando lo sversamento del carburante di bordo del motopesca a seguito dell’affondamento, gestendo così una emergenza di “Livello 1”, ai sensi del “Piano di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti da idrocarburi e da altre sostanze pericolose e nocive”, adottato con il recente D.M. n.389 del 13.10.22.
È stato così ulteriormente coinvolto nello scenario anche un battello disinquinante specializzato appartenente alla Società Castalia – convenzionata con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per la tutela dell’ecosistema marino e costiero – appositamente salpato da Ravenna alla volta di Cesenatico. Il battello ha disposto le proprie panne galleggianti di contenimento ed i sistemi di abbattimento e recupero, in prossimità dell’area di operazioni monitorata dall’elicottero della Guardia Costiera (NEMO 11) e dalle motovedette CP 552 e CP 612, le quali hanno proceduto anche ai campionamenti degli idrocarburi spillati in zona, per il pronto affidamento ai tecnici dell’ArpaE, ai fini delle conseguenti analisi di laboratorio.
È stata, infine, inviata sul punto dell’affondamento, grazie ad un battello pneumatico della Guardia Costiera di Cesenatico, anche una squadra di operatori subacquei della Guardia Costiera appartenenti al 1° Nucleo Sub, per tamponare la fuoriuscita di carburante dal relitto, adagiatosi su di un fondale di circa 15 m di profondità.
L’attività antinquinamento è durata altre 3 ore circa, terminando nel primo pomeriggio ed ha richiesto anche l’applicazione del Piano Direzionale di Coordinamento, avendo lo scenario addestrativo interessato i due compartimenti marittimi adiacenti di Rimini e Ravenna.
L’esercitazione ha consentito a tutte le forze partecipanti ed all’Autorità coordinatrice di testare sul campo le procedure pre-pianificate nei vigenti piani di emergenza, valutando le tempistiche d’intervento e le diverse capacità operative, verificando anche le necessarie modalità di comunicazione tra i diversi attori.
Le operazioni sono state in parte condizionate sia dalla presenza di locali banchi di nebbia che da una concomitate emergenza reale a Casalborsetti