“Scrivile – Poesie e pensieri per le donne” è il concorso letterario nazionale, giunto quest’anno alla nona edizione, che raccoglie versi, racconti brevi, lettere e poesie, in italiano e dialetto romagnolo, dedicati alle donne.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione di promozione sociale Francesca Fontana, con il patrocinio del Comune di Cervia, Ravenna e  Russi e la collaborazione di Linea Rosa Ravenna, Sportello Donna Cervia, l’Istituto Friedrich Scurr, la libera Università degli Adulti, il Parco delle Saline di Cervia e delle testate giornalistiche il Resto del Carlino, Corriere di Romagna e Cervianotizie.it.

Per la prima volta quest’anno hanno partecipato anche gli ospiti della Casa di riposo Baccarini di Russi, nella sezione speciale riservata proprio agli ospiti delle case di riposo di Cervia e Russi.

Non potendo essere presenti alle premiazioni che si sono svolte il 15 maggio scorso, a causa dell’emergenza alluvione, nei giorni scorsi una delegazione guidata dal presidente della commissione e ideatore del concorso Gianni Grandu, con l’Assessora alle Politiche sociali Monica Grilli, il presidente di Aps Fabiola Gardelli, si è recata alla struttura “Baccarini di Russi” per effettuare le premiazioni.

I vincitori di questa nona edizione sono stati premiati con “Diploma e attestato di Merito” personalizzato, la “litografia” di Werther Vincenzi, il libro che raccoglie tutti gli elaborati che hanno partecipato al 9° concorso e il giornale dell’associazione Aps Francesca Fontana.

“I racconti sulle donne scritti da Gianmattea, Luciano, Bruna, Bruna e Dolores – spiega l’Assessora alle Politiche sociali, Monica Grilli – mi hanno fatto emozionare perché raccontano della forza delle donne, come pilastro del contesto famigliare, come partigiana, come una lottatrice dei diritti; questi anziani hanno visto e vissuto un cambiamento epocale, prima di tutto la lotta per il diritto di voto alle Donne. Un bellissimo tema raccontato dai nostri nonni, adottati da tutti noi. Un  ringraziamento anche a Luigi Rusticali, per aver raccontato la storia della propria nonna in dialetto  romagnolo”.