Un’estate all’insegna del gioco, dell’educazione e dell’inclusione quella faentina che, da giugno a settembre, vede la partecipazione di circa 1.800 bambini la settimana, da giugno a settembre, frequentano ogni settimana i 22 Cre, centri estivi, attivi sul territorio comunale. Un’offerta ricca e diversificata, resa possibile grazie alla collaborazione delle istituzioni e all’impegno di associazioni sportive e culturali, cooperative socio-educative e parrocchie.
I centri estivi rappresentano sempre più un servizio fondamentale per le famiglie in una società in cui le reti familiari sono sempre più in difficoltà ad affiancare i genitori nel prendersi cura dei figli durante il periodo estivo. In questo contesto, il terzo settore si fa carico di offrire opportunità educative e ricreative pensate per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni. Le attività proposte spaziano dallo sport al teatro, dalla musica alla ceramica, dai giochi all’aperto ai laboratori espressivi e creativi, fino a momenti di socializzazione guidata. A condurre le giornate, operatori e animatori selezionati con criteri di competenza educativa e responsabilità, capaci di diventare punti di riferimento per i giovani partecipanti.
Particolarmente significativa è la varietà delle proposte, che consente alle famiglie di scegliere tra programmi diversi per modalità, orari, costi e approccio educativo, con una particolare attenzione da parte delle realtà parrocchiali che, grazie alla presenza di educatori totalmente volontari, chiedono quote molto contenute.
Nelle scorse settimane i centri estivi sono stati visitati dall’amministrazione comunale, a sottolineare l’importanza del lavoro svolto dagli enti gestori.
“Come amministrazione – spiega l’assessora all’educazione Martina Laghi – riteniamo fondamentale conoscere da vicino questi servizi estivi, così centrali per il sostegno delle famiglie. Dal canto nostro offriamo loro supporto mettendo a disposizione spazi scolastici e aree verdi, e patrocinando numerose delle attività in programma. Un ringraziamento va ai promotori e ai gestori dei centri estivi, e alle famiglie che scelgono di affidare i propri figli a realtà capaci di accompagnarli, anche se per poche settimane, nel loro percorso di crescita. Allo stesso modo, un ringraziamento va alla Regione che da anni, attraverso la misura della conciliazione ‘vita – lavoro’, mette a disposizione risorse per aiutare le famiglie nel sostenere le quote richieste di partecipazione di Centri estivi, permettendo così a tutti, senza disparità, di poter usufruire di questo servizio”.
Grande attenzione è anche riservata ai minori con disabilità, affinché possano partecipare a pieno alle attività estive insieme ai loro coetanei, offrendo un significativo supporto alle famiglie. Infatti, grazie al lavoro di rete tra i gestori dei Centri estivi, i servizi sociali e le scuole, e al supporto educativo dedicato, anche i bambini e i ragazzi con bisogni speciali trovano nei centri estivi un luogo accogliente e su misura. A riprova di questo impegno, il Comune e l’Unione della Romagna Faentina hanno stanziato oltre 350mila euro specificamente per il supporto dei ragazzi con bisogni speciali.
“L’impegno organizzativo e di bilancio di quest’estate – spiega l’assessore alle politiche sociali Davide Agresti – è stato notevolmente inedito per numeri e volumi. Le ragazze e i ragazzi con disabilità che quest’anno hanno potuto usufruire delle attività ricreative assieme ai coetanei sono stati 106, quasi il doppio rispetto agli anni passati. Questo ha richiesto un impiego di oltre 16 mila ore di lavoro da parte degli educatori professionali, uno sforzo reso possibile grazie alla preziosa collaborazione dei gestori, della cooperazione sociale e delle professioniste dei Servizi Sociali. A loro e alle famiglie va un sentito ringraziamento per aver reso possibile un’estate ricca, formativa e pienamente inclusiva”.

























































