“Il quadro economico costruttivo del Nuovo polo degli uffici pubblici locali in zona viale Berlinguer, aggiornato a tutto il secondo semestre 2022, ci consente di ricomporre definitivamente la lunga e travagliata storia dei due grandi edifici rivestiti di legno di faggio, meglio visibili lateralmente da via Fontana. In quello del Comune si sono appena trasferiti i dipendenti delle attività produttive, dell’edilizia privata e dell’urbanistica, in attesa di quelli dell’Anagrafe, che, essendo utili per le elezioni, traslocheranno più avanti; nell’altro edificio, non ancora terminato, di proprietà dell’ARPAE (Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia dell´Emilia-Romagna), l’operazione dovrebbe concludersi entro ottobre-novembre. La contabilità è stata comunque chiusa in questo mese di agosto con la determinazione n. 1881 del dirigente del servizio edilizia pubblica comunale.

Lista per Ravenna si è occupata molto di questi palazzi, si può capire perché.

  • I lavori, progettati nel 2004, presero infatti il via solo il 4 maggio 2015 per finire entro 900 giorni. Ce ne sono voluti il triplo, in tutto 7/8 anni.  Ma soprattutto è il costo dell’appalto, fissato inizialmente in 18,511 milioni di euro, IVA esclusa, che è cresciuto, attraverso 6 varianti, fino a 32,433, poco più del doppio. Il progetto dell’edificio a carico di ARPAE è stato notevolmente potenziato, negli ultimi anni, rispetto alla partenza, ma è pur vero che, se dopo la variante n. 4 del progetto, datata 3 ottobre 2018, la spesa del Comune era di 9,402 milioni e quella di ARPA di 14,445, le bollette finali sono salite a 12,742 per l’ente locale e a 19,689 per l’agenzia regionale. I metri quadrati dell’intera superficie edificata sono 10.900. Il costo per metro quadrato si avvicina a 3.000 euro, importo di molto superiore a quello di mercato.
  • L’arredamento è costato 450 mila euro, anch’esso molto oltre i costi di mercato, essendosi peraltro escluso il reimpiego di tutti gli arredi in uso negli uffici oggetto di trasferimento. Lo dimostra il fatto che due lotti della stessa fornitura, disponibili a miglior prezzo in una convenzione attiva presso la centrale pubblica di acquisto dell’Emilia-Romagna, non sono stati utilizzati perché comprendono articoli non rispondenti alle necessità dell’architettura dei locali da attrezzare e per i quali sono richieste anche realizzazioni su misura. Design, materiali e finiture si possono dunque dire firmati, come oggetti da boutique, per via di un progetto architettonico dell’opera risalente a quasi vent’anni addietro.
  • Le manutenzioni e i consumi dei due edifici, rivestiti interamente di vetro e liste di faggio, non potranno poi essere improntati facilmente ai doverosi risparmi.

L’impresa Passarelli ha avuto il suo da fare nel condurre a termine i lavori, affidatile il 15 gennaio 2014, senza subire contestazioni. Può dunque passare all’incasso, secondo quanto stabilito del bando di gara, che avviene parzialmente ottenendo in permuta degli immobili di proprietà pubblica: un edificio in via Sant’Agata; un’area a destinazione residenziale di 2.141 metri quadrati sulla stessa via Fontana, in angolo con via Venosta, un’area di 2.580 metri quadrati, edificabile per 2.380, in via Severini, tra via Cilla e via Bovini nel corso Nord, con allungamento della pista ciclopedonale esistente; un’area di Ravenna Holding (società posseduta dal Comune di Ravenna per il 77,8%), da cui dovranno essere dismessi un impianto di sollevamento e una centralina ENEL. I relativi Piani Urbanistici Attuativi (PUA) dovranno essere presentati in fretta per godere degli strumenti regolatori rimasti in vita, con proroga di sei mesi fino a tutto gennaio 2023, rispetto all’incombente nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) dettato dalla Regione.”