Anche il Fablab della Bassa Romagna partecipa all’iniziativa collettiva nazionale per la realizzazione di maschere d’emergenza per respiratori ospedalieri. In tutta Italia infatti in tanti stanno rispondendo all’appello partito dal Fablab di Milano per la realizzazione di 900 kit di respiratori da destinare agli ospedali milanesi: si tratta di una valvola chiamata “Charlotte” che consente di trasformare una maschera subacquea Decathlon in un respiratore.
L’idea è partita da un ex primario dell’ospedale di Gardone Valtrompia, Renato Favero, che si è appoggiato all’azienda bresciana Isinnova per la realizzazione con la stampa 3d di valvole, da applicare a una maschera da snorkeling modello Easybreath, prodotta e commercializzata da Decathlon.
Le maschere così adattate si sono dimostrate in grado di far fronte alla possibile penuria di maschere Cpap ospedaliere per terapia sub-intensiva, che sta emergendo come concreata problematica legata alla diffusione del Covid-19.
Informata dell’iniziativa, Decathlon si è immediatamente resa disponibile a collaborare fornendo il disegno Cad della maschera: il prodotto è stato smontato, studiato e sono state valutate le modifiche da fare. È stato poi disegnato il nuovo componente per il raccordo al respiratore (la valvola Charlotte, appunto), il cui prototipo si è dimostrato efficace. L’idea è stata subito brevettata per evitare potenziali speculazioni (l’iniziativa è priva di scopi di lucro) e il modello della valvola è stato condiviso in rete, a disposizione di chiunque volesse collaborare: è qui che entra in gioco anche il fablab della Bassa Romagna.
“Abbiamo scaricato i file di progetto necessari per realizzare la valvola con le nostre stampanti 3d – ha dichiarato Fabio Zalambani, presidente dell’associazione Maker Station Fablab Bassa Romagna -. Quelle prodotte a Cotignola, così come in tanti altri fablab italiani, saranno raccolte a Milano e sarannodestinate dove ce n’è bisogno”.
“Per fortuna prima del lockdown sono riuscito a trasferire una stampante dal nostro laboratorio – racconta Massimo Frassetto, dell’associazione Maker Station -, così ora riesco a stampare da casa. Al momento abbiamo stampato 5 valvole, riusciamo a fabbricarne due al giorno: cercheremo di aiutare dando il massimo che è nelle nostre possibilità”.