Sostenere progetti rivolti ai giovani, per il biennio 2023-2024, realizzati da Unioni di Comuni e Comuni capoluogo colpiti dall’alluvione di maggio. È quanto proposto in una delibera di giunta che ha ottenuto parere positivo della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti.

A seguito dei danni provocati dagli eccezionali fenomeni meteorologici dei mesi scorsi, la Regione ritiene opportuno concedere finanziamenti per il ripristino degli spazi di aggregazione giovanile, anche in sostituzione di quelli danneggiati, e per il potenziamento complessivo della dotazione di spazi di aggregazione. Saranno considerati prioritari gli interventi mirati a ristrutturazione e riqualificazione nonché ad adeguamenti normativi e interventi di ripristino. A tal fine è prevista una dotazione finanziaria complessiva di 920mila euro, ripartiti sul biennio 2023-2024. Il contributo regionale potrà raggiungere fino alla copertura totale dei costi ammissibili entro un ammontare massimo di 150mila euro per ciascun progetto.

L’assessore al Welfare Igor Taruffi ha spiegato: “Stiamo cercando di dare risposte ai territori flagellati dal maltempo. Si tratta di un investimento da quasi un milione di euro da investire nelle strutture per l’aggregazione giovanile. Il bando resterà aperto dal 20 agosto al 28 settembre, un tempo congruo per consentire ai Comuni di presentare i progetti”.

Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) ha sottolineato “l’importanza della misura per i territori che hanno subito danni dall’alluvione e ha chiesto di chiarire se i beneficiari possono essere solo i Comuni o anche i privati attraverso i Comuni”.

Per Michele Facci (Lega) “va chiarito se i contributi si rivolgono agli spazi di aggregazione in senso lato, quindi anche a quelli dove si pratica sport, e come possono accedere ai contributi i Comuni che non fanno parte di Unioni”.

Per Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) “gli spazi per i giovani vanno rimessi nelle condizioni di operare, ma non vanno ‘confusi’ con quelli sportivi che hanno le loro prerogative”.

Francesca Maletti (Partito democratico) ha sottolineato come “i giovani dopo la pandemia abbiano più che mai bisogno di ricreare spazi” e ha chiesto di precisare “come possono partecipare ai bandi i Comuni fuori dalle Unioni”.

Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) ha aggiunto: “I giovani hanno bisogno di spazi di aggregazione per sentirsi parte della comunità”.

In risposta ai quesiti dei consiglieri, il responsabile del settore ha chiarito che alle risorse possono accedere solo i Comuni per gli spazi di aggregazione di loro competenza. L’impiantistica sportiva ha norme a parte e nel caso specifico possono essere ammessi al bando solo interventi che riguardano impianti di pertinenza a spazi polifunzionali di aggregazione. Per i Comuni che non fanno parte di Unioni, è prevista la possibilità di convenzionarsi con le Unioni rispetto alle quali sussistono ambiti ottimali. Sarà poi l’Unione stessa ha presentare la domanda per il Comune interessato.