Sta facendo discutere in queste ore sui social network il post pubblicato da Vincenzo Fanelli dedicato al degrado del parco San Francesco, simboleggiato, secondo l’autore, dalla scritta “No child!!” da tempo vergata in pennarello sulla lavagna per bambini installata nell’area gioco:

“Piazza San Francesco e corso Garibaldi e’ un centro di spaccio permanente. Questo in assenza totale delle istituzioni, delle forze di maggioranza e sopratutto di opposizione della nostra città. La situazione è assolutamente fuori da ogni logica. La sera e la notte la zona è praticamente inaccessibile per una persona anziana, per donne e ragazze sole. E’ frequentata da ubriachi molesti, ci sono bottiglie rotte e pisciate ovunque, spesso i residenti assistono a violente risse. Non è possibile che nessuno intervenga. Cosa stanno aspettando le istituzioni e la politica a prendere in mano e risolvere il problema??? La foto che pubblico è il vergognoso sfregio che gli “indesiderati” hanno fatto ad un parco adibito ai bambini!!!!! È UNA VERGOGNA”

Il post è entrato anche al centro del dibattito politico. A riprenderlo, il capogruppo di Per Faenza Massimo Zoli, consigliere comunale di opposizione che si è sentito preso in causa: “Io leggendolo mi sono trovato d’accordo su ciò che scrive ma mi ha disturbato questo soprattutto di opposizione, visto che ne faccio parte” spiega Zoli.

“La prima reazione è stata pensare “Ma che cosa c’entriamo noi, abbiamo fatto più volte interpellanze e proteste in consiglio Comunale” “È la maggioranza che ha il potere di decidere”, quindi ho iniziato a delegare la responsabilità e vedere come un attacco ingiustificato quel “Soprattutto”. Poi a mano a mano che rileggevo il Post il mio disagio si è trasformato in approvazione, sono arrivato a pensare che ha ragione lui, quel soprattutto si è trasformato da critica in stimolo a fare meglio. Noi dell’opposizione cosa abbiamo fatto? Abbiamo fatto interpellanze? si. Abbiamo fatto richieste? si. Sono Cambiate le cose? no. Quindi non abbiamo fatto abbastanza, siamo corresponsabili di una situazione inaccettabile.”

Secondo Zoli : “A Faenza non può succedere che una Piazza e un Corso cosi Centrale sia gestito e preso in ostaggio da criminali e violenti. Non è ammissibile che una madre possa aver timore di portare il proprio figlio in un parco per via di spacciatori e delinquenti”.

Il consigliere non risparmia toni forti: “E la scritta riportata nel cartello, presumibilmente scritta dalle bande che occupano la zona, è una sfida diretta alle autorità, un messaggio che io traduco in “Qui comandiamo noi” e questo non è più accettabile. Le forze dell’ordine devono vincere questa guerra, per il proprio orgoglio e per la nostra città.“