L’Unitalsi chiama, tutt’Italia risponde. È stata straordinaria la risposta all’appello, lanciato a fine maggio, dall’associazione ravennate che si occupa dell’assistenza a malati e disabili, per raccogliere fondi per sostituire il pulmino andato perduto con l’alluvione.

Il nuovo mezzo acquistato con la raccolta fondi lanciata dopo l’alluvione è stato inaugurato questa mattina, alla presenza dell’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, del prefetto di Ravenna, Castrese de Rosa, dell’assessore AnnaGiulia Randi, del presidente del consiglio comunale Massimo Cameliani, della presidente della sottosezione ravennate, Patrizia Amici e dell’assistente ecclesiastico dell’associazione, don Pietro Parisi.

Si tratta di un Ford Transit Custom, più capiente di quello precedente per i servizi di trasporto delle persone anziane e disabili di cui si occupa settimanalmente. Non solo, infatti, la quantità di donazioni arrivate da privati e aziende, associazioni, soci e cittadini hanno permesso di coprire il costo del mezzo, circa 54mila euro ma con le somme eccedenti, circa 25mila euro, l’associazione sosterrà le riparazioni e manutenzioni dei mezzi delle sottosezioni vicine, di Lugo e Faenza, danneggiati o andati distrutti con l’alluvione.

«Una risposta immediata e inaspettata – racconta, commossa, la presidente di Unitalsi Ravenna, Patrizia Amici -, nonostante i tanti bisogni che c’erano in quel momento in Romagna. Nell’arco di due mesi sono arrivati contributi, da 10 euro a diverse decine di migliaia, da aziende, cittadini e persone che nemmeno hanno voluto farsi ringraziare o rintracciare. Speriamo ora, grazie a questo mezzo di poter svolger ancora meglio il nostro servizio che non è un semplice trasporto ma uno stare accanto alle persone. Su questo vogliamo distinguerci».

«Anche questo gesto fa parte dell’ondata di solidarietà che è arrivata nelle nostre terre dopo l’alluvione – commenta l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Ghizzoni –. Tanti han ricevuto aiuto per fare qualcosa per gli altri, anche la nostra Caritas. Questo ci aiuta a mantenere un clima di solidarietà».

Tra le realtà che hanno donato di più c’è l’Arsi, l’associazione ravennate degli Spedizionieri, che ha coinvolto in questa gara di solidarietà anche FEDESPEDI, la sua Federazione nazionale e ALSEA. Ma donazioni sono arrivate anche da imprenditori di Bergamo, realtà del mondo sanitario ravennate, l’ospedale di Vigevano, circoli, soci e tanti tanti cittadini.

«In questo caso il Comune è solo testimone di questo gesto di solidarietà – ha aggiunto l’assessore Randi -. L’ARSI è uno dei motori della solidarietà della nostra comunità. Lo fate tutti i giorni col vostro lavoro e lo fate anche con questo contributo a sostegno di chi ha bisogno. Grazie»