Prosegue il confronto con il Tavolo dell’imprenditoria della Bassa Romagna sul tema alluvione, a cui si aggiungono i danni causati in diversi territori dalla tromba d’aria di sabato 22 luglio.
Martedì 1 agosto nella Rocca di Lugo i rappresentanti delle associazioni di categoria, insieme ai sindaci e ai tecnici dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, hanno fatto il punto sulle misure adottate a sostegno delle imprese: il bando della Camera di commercio di Ravenna e Ferrara, a cui ha contribuito anche l’Ucbr con circa 150mila euro derivati dalle donazioni, e la campagna di solidarietà della Fondazione Specchio dei tempi, che ha raccolto quasi due milioni di euro; questi fondi consentiranno di agire su più fronti: aiuti alle piccole imprese, alle scuole e ai circoli sportivi e supporto ai più fragili. Centocinquanta piccole attività dell’area alluvionata stanno ricevendo il contributo di 3mila euro a fondo perduto, è stato finanziato l’acquisto di computer, arredo e libri di testo, mentre parte dei fondi contribuiranno al ripristino della scuola dell’infanzia Capucci e l’ex palazzetto dello sport di Lugo, oltre che al nido comunale «Il Girasole» di Sant’Agata sul Santerno e alla primaria di Massa Lombarda.
Si è discusso inoltre dei nuovi provvedimenti e disposizioni inerenti alla gestione dei rifiuti e dell’amianto ed è stato fatto un rapido quadro delle attività di ricostruzione in corso.
«Dopo l’alluvione è arrivato il tornado del 22 luglio con danni enormi che si aggiungono a un tessuto produttivo già indebolito dagli eventi di maggio – è il commento del sindaco referente dell’Unione per le Attività economiche,Davide Ranalli -. Abbiamo illustrato le iniziative assunte come il bando della Camera di commercio le cui risorse sono frutto anche di un contributo dell’Unione. Ma, sul fronte delle imprese, non possiamo che registrare per ora l’assenza di qualsiasi altra misura di ristoro. Dato che la forza di questo territorio è anche nella massa critica che riescono a fare le associazioni di categoria assieme con le istituzioni, ho proposto di condividere un documento che ci accomuni e raccolga sia le difficoltà che ci accomunano, sia la visione di futuro che vorremmo dare alla Bassa Romagna. Un documento che valga come patto strategico in vista di una ricostruzione che deve ovviamente tenere conto di quanto accaduto e delle profonde trasformazioni che stanno avvenendo».