Adesso è tutto compiuto: il grande risultato politico voluto da una giunta prepotente e lontana dai cittadini ha chiuso il cerchio, inopportunamente ha cancellato una parte storica della città, Via Stradone, per fare spazio, con evidenti disagi a un comparto abitativo di Porto Fuori, a una “nuova” via. C’è la segnalazione (o la classica bandierina) di Via Don Francesco Fuschini.

Tutto questo per un mero esercizio politico, per evidenziare il potere che detengono da sempre in una città che chiede invano più coinvolgimento, più ascolto.

Intanto quella piazza, “vietata” ad omaggiare il parroco di Porto Fuori, protagonista con il primo asilo, con il cinema e con spazi di condivisione, al letterato conosciuto in tutto il mondo, versa in condizioni pietose, per niente preposta al cosiddetto incontro, deserta e visibilmente in disordine, per niente attrattiva, con alberi in stato di abbandono e ormai morenti.

Anche questa volta il denaro pubblico è stato sprecato, utilizzato per propagandare l’ideologia, per forzare una situazione e creare solo sperpero e disordine, per quella piazza sono stati spesi circa 420,000 euro, oggi a distanza di un anno è inguardabile e senza nessuna possibilità di utilizzo, insomma la solita incapacità di gestire e coinvolgere la cittadinanza.

Altri progetti attendiamo a Porto Fuori, progetti senza futuro, ancora peggio contro il volere dei cittadini e in contrapposizione con i commercianti, c’è la netta sensazione che quella bretella che abbraccerà il paese avrà lo stesso risultato della piazza, stesso metodo, stessa politica, dinamiche che vedono gli stessi nomi partecipare all’ennesimo sperpero di denaro pubblico. E il cittadino ancora una volta è un protagonista indesiderato.