Si è proceduto ieri alla sottoscrizione dell’“Accordo quadro sullo sviluppo della sanità territoriale tra CTSS della Romagna, Organizzazioni Sindacali Confederali CGIL, CISL e UIL e Direzione Generale Ausl Romagna”. 

L’Accordo quadro siglato, frutto di un lungo percorso di elaborazione e confronto, sancisce principi e impegni per lo sviluppo della sanità territoriale riconoscendo il valore di relazioni sindacali stabili fra la CTSS, la Direzione Generale e Cgil Cisl Uil,  fissando, nello specifico, principi generali che garantiscono una visione unitaria dell’Azienda Ausl della Romagna e che consentono di avviare e sviluppare i confronti con i Distretti Socio-Sanitari, con la finalità di ottenere livelli coerenti di risposta sui territori, valorizzandone nel contempo le diverse peculiarità.

Stiamo attraversando una fase estremamente complessa per il Sistema Sanitario Nazionale pubblico e universalistico, in un quadro di grandi sfide e transizioni che per essere affrontate necessitano di risorse economiche, un maggior numero di professionisti e una grande capacità di elaborazione, sperimentando anche nuovi modelli di risposta. Una fase che chiama in campo tutti gli ambiti istituzionali, a partire dal ruolo del Governo, delle Regioni e per quanto ci riguarda degli oltre 70 sindaci che costituiscono la Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria della Romagna. 

Questo Accordo ha dunque l’obiettivo non solo di rendere più vicina alla cittadinanza la risposta sanitaria ma anche, tramite un sistema di verifica trimestrale, determinare sperimentazioni e avanzamenti che possano cogliere i mutamenti dei bisogni da un lato, e dall’ altro sfruttare al meglio le risorse presenti nell’azienda sanitaria romagnola, comprese le progettualità finanziate con i fondi del PNRR che dovranno andare a compimento e godere in futuro delle risorse umane, tecnologiche e finanziare necessarie al loro funzionamento. 

Percorsi che ci troveranno pronti a discutere anche di nuovi modelli organizzativi, nel rispetto delle attribuzioni delle professioni sanitarie e con l’obiettivo della valorizzazione dei professionisti che operano nella sanità come anche di una risposta sempre più qualificata e di prossimità per la cittadinanza. 

“Le grandi sfide per l’integrazione tra sanità e sociale, per la rete dei medici di medicina generale e il loro ruolo nelle Case di comunità, come anche il potenziamento della domiciliarità e della telemedicina – dichiarano Cgil Cisl Uil dei territori della Romagna –  ci vedranno impegnati in approfondimenti di merito, per avere riscontri certi, nella consapevolezza che il personale sanitario da un lato e la cittadinanza dall’altro chiedono risposte.”

“Questo accordo siglato con le organizzazioni sindacali –  dichiara il Presidente della Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria Ausl Romagna Michele de Pascale – getta le basi per dare impulso allo sviluppo dell’assistenza territoriale. In una situazione così complessa per il nostro Servizio Sanitario Nazionale, credo che si debba lavorare insieme, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, per trovare le forme e le modalità migliori atte ad assicurare prossimità e qualità delle cure alla nostra popolazione”

 “Un importante accordo – dichiara il Direttore Generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori – perché mette al centro la necessità di procedere al consolidamento e rafforzamento dell’assistenza territoriale. Interventi necessari da tempo, non privi di ostacoli ma se monitorati, come concordato nell’accordo, vanno nella direzione di offrire risposte concrete ai bisogni di salute della nostra popolazione”