Come ogni anno si stanno realizzando varie iniziative riguardanti le misure per la qualità dell’aria e le relative limitazioni della circolazione. Si tratta di una serie di provvedimenti che appaiono quasi inutili, come più volte ha affermato la stessa Anci, l’Unione dei sindaci dei comuni, in quanto le polveri sottili si spostano velocemente e il rischio resta quello di non cambiare in alcun modo la situazione. Anche perché siamo di fronte a misure estemporanee con effetto tampone così blando se non è poi accompagnato da piani mirati.

Queste giornate più che altro hanno un effetto pedagogico educativo di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, ma non mancano gli effetti sociali provocati da tali provvedimenti. Basti pensare, ad esempio, ai molti disagi per le persone anziane o, più in generale, ai cittadini che non hanno alternative in quella giornata di blocco della circolazione all’uso dell’auto propria ‘attempata’ perché in possesso di veicolo senza requisiti di idoneità alla circolazione.
D’altra parte anche gli elevati costi dei carburanti svolgono la loro funzione disincentivante all’uso dell’autoveicolo. In ogni modo si continua ad intervenire sulla limitazione del traffico e ben poco si fa rispetto alle emissioni delle abitazioni e del sistema industriale. In altre parole si agisce poco sul piano degli interventi strutturali, ma anche per rendere più appetibile il trasporto pubblico non privo di limiti e carenze.
È dunque fondamentale agire su tutta una serie di cause principali anche attraverso opportuni controlli, incentivando anche gli interventi a favore della modalità elettrica e dell’ecosostenibilità.