La Condotta di Slow Food di Ravenna con i Cuochi Slow Food ha organizzato un pranzo in aiuto della popolazione ucraina per Domenica   24  aprile  2022 presso il Circolo Aurora Via Ghibuzza  12 – Ravenna  tel. 0544 262989.

Ore 11,30 Incontro con Kateryna Shmorhay dell’Associazione Malva Ucraini di Ravenna per una discussione sulla situazione attuale del popolo ucraino. Cosa pensano e cosa fanno gli ucraini residenti a Ravenna, cosa pensano di questa situazione i cittadini ravennati e cosa intendono fare per aiutare il popolo ucraino. La Condotta Slow Food di Ravenna ha seguito il suggerimento di Slow Food nazionale ed ha pensato di organizzare una cena a sostegno delle Comunità di Slow Food in Ucraina. In aggiunta al costo del pranzo ai partecipanti è chiesto un’offerta con un importo minimo di €. 10,00 a persona. Chi vorrà potrà offrire anche un importo superiore. Il piatto sarà poi proposto presso il Circolo Aurora tutti i giorni fino a sabato 30 aprile.

Ore 12,30 –  Pranzo

• I Varenyky – piatto tradizionale ucraino di pasta ripiena di forma triangolare o a mezza luna, con ripieni a base di patate, carne, cavolo, funghi, formaggio fresco molle o bacche (ciliegie, mirtilli ecc.)  Questo piatto è considerato uno dei piatti più tradizionali dell’Ucraina.

• Il Borscht   vedi link allegati

In abbinamento birra Forst Kronen  alla spina

Costo:  €. 30,00  In aggiunta a sostegno del popolo ucraino offerta minima €. 10,00

Info e Prenotazioni:  prenotazione entro giovedì 21 aprile 2022 al 0544 262989 / 335 375212  /  slowfoodravenna@gmail.com / circoloaurora.aps@gmail.com. 

Posti disponibili n. 45 Visti i pochi posti a disposizione, per chi fosse interessato, consigliamo di prenotarsi in fretta. Non mancate, sarete partecipi di una buona azione.

Ingresso riservato ai soci del Circolo AICS  Obbligatorio il Super Green Pass.                      

Chi non fosse socio del Circolo Aurora può richiedere l’iscrizione. Per i soci Slow Food e gli amici che partecipano al pranzo costo tessera  Circolo Aurora AICS  €. 5,00  valida per un anno

Slow Food ha raccolto l’esempio della Corte del Lupo, il primo locale dell’Alleanza Slow Food dei cuochi ad adottare nel menù primaverile il borscht, il piatto tradizionale, iconico, dell’Europa orientale: dell’Ucraina, ma anche della Russia  dove molti protestano contro la guerra correndo molti rischi, e dove le madri dei soldati non hanno più notizie dei loro cari. Piatto riconosciuto all’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

A questa pagina potete trovare le modalità per aderire alla campagna di raccolta fondi per le comunità colpite dalla guerra in Ucraina.

Obiettivo di questa iniziativa è raccogliere fondi a sostegno della popolazione colpita dalla guerra (Scopri qui la raccolta fondi Insieme per le comunità Slow Food in Ucraina) invitando tutti i cuochi della rete, a partire da quelli dell’Alleanza, a inserire questo piatto nel proprio menù

Il borscht è una zuppa fatta con barbabietole, sedano rapa, cavolo cappuccio, patate, carote, cipolle, pomodori, costine di maiale, qualche foglia di alloro e chiodi di garofano. Si serve con lardo e aglio, pane scuro croccante e senape. In primavera, in ogni ciotola di borscht, si aggiungono scalogno e qualche ravanello, in estate pomodoro a fettine o pane croccante strofinato con aglio fresco.Il calore e il profumo di questa zuppa ha il potere di far sentire a casa, vicini e meno soli.

Ievgen Klopotenko, chef dell’Alleanza Slow Food in Ucraina che ha trasformato il suo ristorante di Kiev in un rifugio per chi cerca un riparo e per chi resiste tra le macerie della città, lo prepara ancora oggi quando riesce a trovare almeno alcuni degli ingredienti. Ed è stato proprio Klopotenko a farne un simbolo di pace e solidarietà. La comunità ucraina di Ravenna mi dice che è un mito tra i giovani ucraini e che collabora con Olena Zelenska, moglie del Presidente ucraino Volodymyr Zelens’Kyj, con dei progetti sulle mense scolastiche.

«Cucinate tutti il borscht ucraino, ci aiuterebbe a sentirci meno soli e ci farebbe sentire il sostegno dei nostri colleghi nel mondo».

Le donazioni raccolte saranno inviate in un conto apposito aperto dalla Fondazione Slow Food per la biodiversità, sosterranno le comunità ucraine di Slow Food composte da molti allevatori, agricoltori che non vogliono lasciare l’Ucraina perché lì hanno i loro animali da accudire e i terreni da seminare, ma che iniziano ad essere privi di tutto. Sosterremo anche il viaggio di chi invece dovrà abbandonare la propria casa.