“È prevalso il buon senso” commenta così il ritorno in classe Gianluca Dradi, responsabile regionale Dirigenti Scolastici FLC CGIL Emilia Romagna e dirigente del liceo scientifico “Oriani” a Ravenna.

“Ad un mese dal termine delle lezioni, dopo che le scuole secondarie superiori quest’anno hanno dovuto riorganizzare più volte le modalità di svolgimento delle attività didattiche (tutti presenti,  tutti in DDI, presenza al 75%, poi al 50%, ecc…), rientrare improvvisamente al 100% senza che nel frattempo fosse stato risolto alcuno dei noti problemi che hanno determinato la necessità di sospendere la didattica in presenza, e per di più con una variante del Covid maggiormente aggressiva, sarebbe stato un assurdo tributo alla retorica del “tutto bene, siamo usciti dalla crisi”.

Ora siano le autorità che siedono nei tavoli prefettizi, nel loro compito di tradurre nei territori provinciali l’accordo raggiunto ieri tra Governo, Regioni ed EELL, a consolidare il principio del buon senso, limitando la presenza a scuola al limite minino consentito, in attesa di risolvere almeno qualcuno dei noti problemi”

Anche perché nuove difficoltà organizzative sono state poste dal protocollo regionale del 6 aprile laddove si prevede che i docenti in attesa dell’esito del tampone sono da considerarsi in servizio, ma senza poter avere contatti con la classe. Come dovrebbe essere ovvio, e come è stato subito segnalato dalla nostra organizzazione sindacale, questa disposizione impedisce di nominare un supplente in sostituzione del docente assente e quindi crea un problema per la sorveglianza delle classi, destinato ad aggravarsi con l’aumento del numero di studenti in presenza.

Prima di pensare di poter rientrare come se non esistessero più problemi, si cominci da lì e si riprenda subito la campagna di vaccinazione del personale scolastico, assurdamente interrotta quando mancava circa un quarto del personale per raggiungere l’obiettivo di mettere in sicurezza la categoria.

Infine, in vista della riapertura di settembre si introduca l’unica, vera, misura che serve a prevenire la diffusione del contagio dentro la scuola: la riduzione del numero di alunni per classe”

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