“Direzione Comunale del P.R.I. di Ravenna, riunita lunedì scorso unitamente ai segretari di sezione ed ai rappresentati territoriali, considera del tutto deficitario l’atteggiamento del Governo nei confronti delle esigenze che il dopo alluvione presenta in modo straordinario e urgente; i repubblicani apprezzano l’impegno e la sensibilità dimostrata in quei giorni drammatici e poi in seguito dai nostri rappresentanti in Comune e nelle Circoscrizioni, a partire dal vicesindaco Eugenio Fusignani e dal capogruppo in Comune Andrea Vasi nonché dagli amici impegnati nel decentramento, sottolineano quanto siano del tutto insufficienti le poche risorse messe a disposizione dalGoverno fino ad oggi, nonostante le richieste impellenti di famiglie ed imprese, in questo mese ormai trascorso di fronte ad una emergenza che permane ancora drammatica.
Come P.R.I. ravennate abbiamo l’impressione che li livello di emergenza raggiunto in Romagna non sia particolarmente sentito a Roma, nonostante la nomina del Generale Figliuolo ( che ad oggi non ha a disposizione un’adeguato apparato e rischia quindi di vanificare la sua volontà e l’impegni espressi) ancora senza poteri e disponibilità ben chiare; non è tempo questo di giochi politici sulla pelle dei nostri concittadini così duramente colpiti né di infelici battute ( saremmo li ” bancomat”) di ministri e viceministri, bensì di decisioni urgenti e di stanziamenti adeguati a ripristinare li territorio senza dimenticare il doveroso ringraziamento all’impegno delle varie associazioni di volontariato encomiabili ed insostituibili.
Ci avviamo verso il Congresso Regionale del P.R.I. emiliano-romagnolo e come ravennati abbiamo intenzione di prepararlo con una doverosa disamina delle problematiche infrastrutturali ( dallo sviluppo del porto ai collegamenti stradali e ferroviari che ancora mancano) e su ciò che può unire la Romagna e renderla ancora più protagonista della crescita emiliano-romagnola; ma non possiamo esimerci dal proporre altresi una nuova organizzazione di ogni pubblica responsabilità a fronte di quanto non ha funzionato nel corso della recente alluvione: non basta affidarsi alla buona volontà dei cittadini per soccorrere chi ne ha bisogno, né tanto meno limitarsi a qualche considerazione sulle misure da mettere in atto in caso di calamità, ma occorre ridisegnare la mappa dei servizi immediati, che ne ha la responsabilità ed un decentramento efficace su tutto il territorio di organismi di soccorso e protezione civile che nasca da una concreta disamina di quello che può accadere a fronte di drammatiche evenienze come quella recente; nessuno deve sentirsi isolato, e come P.R.I. ribadiamo la nostra piena disponibilità e quella dei nostri circoli ad essere parte di un moderno programma di protezione e di salvaguardia.”