Per Poste Italiane è un 2023 positivo in provincia di Ravenna, dove si registra un aumento del 12% sui pacchi e-commerce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Questo risultato è frutto di una serie di investimenti fatti sul territorio negli ultimi sei anni da Poste Italiane, ma anche alleanze con partner strategici e l’attivazione di servizi sempre più vicini alle esigenze dei cittadini e delle imprese attive nella vendita di prodotti via Internet. Inoltre, ha rafforzato ed innovato il proprio modello di recapito nel ravennate grazie al progetto Joint Delivery, ovvero un modello capillare ed efficiente che dal 2019 tiene conto delle caratteristiche del territorio, come ad esempio, la densità abitativa e le serie storiche dei volumi di corrispondenza registrati. Nella sola provincia di Ravenna Poste Italiane conta cinque Centri di Distribuzione (Ravenna, Faenza, Bagnacavallo, Lugo e Cervia) con consegna sia al mattino che al pomeriggio – fino alle 19.45 – dei pacchi e dei prodotti e-commerce. In aggiunta a questo, sempre nel ravennate, ha consolidato la rete “Punto Poste” per il ritiro degli acquisti online e la consegna di resi grazie ai 158 tabaccai e altri esercizi affiliati, a cui si aggiungono 65 uffici postali e 3 Locker, ovvero i punti self-service con orari di apertura estesi attraverso i quali è possibile anche effettuare il reso dei propri acquisti online. Infine, tutta la rete si è arricchita di nuovi servizi online, come ad esempio, la possibilità di consultare lo stato della spedizione direttamente via whatsapp al numero 371.5003715 o attraverso il palmare in dotazione a tutti i portalettere dei centri di recapito permettendo loro di gestire in modo efficace operazioni a valore aggiunto come il pagamento dei contrassegni o il recapito su appuntamento.

Le consegne sostenibili sono inoltre la conferma della grande attenzione che l’Azienda pone alla sostenibilità ambientale. In tutta la provincia pacchi e corrispondenza viaggiano completamente “green” durante tutto il processo di recapito. Infatti, su un totale di 193 mezzi, ad oggi sono 74 i veicoli completamente elettrici e oltre 50 quelli a basso impatto emissivo tra quadricicli, tricicli, furgoni e auto. In più, tutti i veicoli prima di entrare a far parte della flotta di Poste Italiane sono stati modificati e resi funzionali alle esigenze del servizio postale; ad esempio, in alcune macchine, il sedile passeggero è dotato di un particolare allestimento per l’alloggiamento delle cassette o di particolari scaffalature per il trasporto dei pacchi. Altri ancora hanno accessori ad hoc per la mission di Poste Italiane, come il sistema Keyless Entry&Start per il riconoscimento a distanza del conducente. Grazie a questa tecnologia, le portiere e il portellone si sbloccano automaticamente, facilitando il lavoro degli operatori. Tutto questo permette di tutelare la salute e il lavoro dei propri dipendenti, il benessere delle comunità e dei territori contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 e di creare valore condiviso a beneficio del sistema Paese.

Non solo investimenti tecnologici e attivazioni di nuovi servizi ma anche nuove assunzioni e stabilizzazioni per garantire una presenza costante e qualificata sul territorio. Tra queste ultime realizzate in provincia con contratto a tempo indeterminato, c’è quella di Alessandro Donati, trentasette anni, una laurea in Lettere Moderne, ad oggi portalettere del centro cittadino di Cervia.

“Ero alla ricerca di una stabilità lavorativa in un mercato del lavoro sempre più incerto e precario – racconta Alessandro – e per questo ho preferito la stabilità e la possibile crescita professionale che offre un’azienda come Poste Italiane ad un percorso di insegnamento scolastico”.

“Seppur con mansioni diverse, il portalettere come il professore svolge un ruolo sociale importante all’interno della comunità, perché entrambi rappresentiamo un punto di riferimento sia per i giovani ma soprattutto per gli anziani con cui cerco un contatto diretto ed empatico per conquistare la loro fiducia. Questa consapevolezza del ruolo mi porta ad essere attento a quelle che sono le abitudini e i bisogni dei cittadini come, ad esempio, gli orari di apertura e chiusura dei negozi in rapporto alla mia agenda quotidiana di consegna. Queste che possono essere delle piccole attenzioni mi permettono di aumentare le possibilità che la spedizione venga consegnata al primo tentativo riducendo così il numero di resi a fine giro” – conclude Alessandro

Anche per Poste Italiane vale la vecchia e cara regola della proprietà commutativa, ovvero cambiando i prodotti in consegna, il risultato non cambia. Infatti, se dal 1862 Poste Italiane consegna lettere alle famiglie e alle imprese italiane, in questi anni è la consegna dei pacchi ad avere un ruolo strategico nel business con numeri importanti, come sottolineato anche, a livello nazionale, dai ricavi da distribuzione che vedono un aumento nel primo trimestre dell’anno del 9,0% anno su anno a 1.382 milioni di euro, rispecchiando la performance positiva dei servizi finanziari. Il risultato operativo (EBIT) del segmento è in crescita del 57,7% anno su anno per un totale di €88 milioni nel primo trimestre del 2023.

Numeri che però non fanno dimenticare una missione sociale mai venuta meno a conferma del ruolo sempre più centrale di Poste Italiane e dei suoi portalettere nel sistema Paese.