Dopo la pausa estiva, la Bottega dello Sguardo di Bagnacavallo ha pronto un settembre pieno di iniziative e appuntamenti. I primi due sono in programma il 10 presso la Bottega e il 18 presso la saletta didattica delle Cappuccine, dedicati rispettivamente al  drammaturgo, regista teatrale, attore e poeta Neiwiller

Domenica 10 settembre alle 20.30 la Bottega dello Sguardo ospiterà il secondo appuntamento dedicato ad Antonio Neiwiller, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa, con “Inventare teatro – abitare città da fondare. Parole, suoni e immagini” a cura di Stefano De Matteis, Lino Musella e Tonino Taiuti.

«Ad aprile Massimiliano Speziani e Tommaso Urselli ci hanno raccontato di un Neiwiller incontrato “da lontano” – ricorda Renata Molinari della Bottega dello Sguardo – attraverso singolari incroci di strade personali e prospettive artistiche. Questa volta ci parlerà di Antonio chi l’ha conosciuto e – di più – con lui ha condiviso un intenso e non sempre facile percorso artistico, e uno sguardo di intima solidarietà e reciproca sollecitazione umana e culturale. Tonino Taiuti e Stefano De Matteis, compagni di viaggio nella Napoli di questo cantore di città “non ancora fondate”, saranno affiancati da Lino Musella che proprio a Neiwiller ha dedicato recentemente significative incursioni teatrali.»

La Bottega è in via Farini 13.

Lunedì 18 settembre alle 20.30, in collaborazione con la Biblioteca Comunale, nella saletta didattica delle Cappuccine, la Bottega dello Sguardo proporrà la presentazione del libro “Tracce e semi – Un viaggio nel territorio di Bagnacavallo”. La curatrice del volume, Renata Molinari, dialogherà con Stefano De Matteis e con i protagonisti dei racconti.

«Il libro, pubblicato dalla Società Editrice “Il Ponte Vecchio”, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e del Comune di Bagnacavallo e la collaborazione di Accademia Perduta/Romagna Teatri – riprende Renata Molinari – è il coronamento dell’attività editoriale che abbiamo realizzato in questi anni con l’uscita dei 3 Quaderni della Bottega. Vi si trova il racconto di una esplorazione nei territori del teatro e delle sue possibili pratiche, ma anche il viaggio dentro una precisa realtà sociale e culturale, attraverso i documenti del suo passato e le azioni nel presente. Il racconto di come si possa fare “teatro in forma di azione sul territorio”. Possiamo provare a farlo, cercando, esplorando, inventando situazioni, vicende, storie nelle quali il nostro essere qui, adesso – sempre in ascolto – ci consente di intrecciare i racconti delle vie che percorriamo.»

Entrata libera.

La saletta delle Cappuccine è in via Vittorio Veneto 1.