“I firmatari della presente lettera vogliono manifestare la propria contrarietà e il proprio sdegno per la presenza di bandiere ucraine e bandiere della NATO alle celebrazioni del 25 aprile a Ravenna.
Un affronto e uno sfregio alla memoria della lotta di liberazione partigiana e ai morti che hanno combattuto il nazifascismo.
Quello stesso nazifascismo che proprio la NATO ha finanziato e supportato da decenni in Ucraina, fino al colpo di stato del 2014 perpetrato proprio grazie a forze dichiaratamente neonaziste. Abbiamo dimenticato i cecchini georgiani sui tetti di piazza Maidan, a Kiev, che sparavano sulla folla, proprio arruolati dal governo USA?.
Lo stesso nazifascismo che la NATO ha armato e addestrato sin dal 2014  e che nello stesso anno bombardò le regioni del Donbass, dando così inizio ad una guerra fratricida – contro i proprio stessi connazionali, contrari al colpo di stato di Euromaidan – e che oggi si vuole totalmente cancellare.
Oggi l’Ucraina non può essere certo considerata un paese democratico, non si può certo dire che la guerra contro la Russia sia una guerra portata avanti in nome della democrazia: la repressione del governo ucraino nei confronti delle libertà di stampa e dei giornalisti ; la repressione totale contro ogni forza politica di opposizione  culminata in arresti a anche torture nei confronti dei leader politici di queste forze, tra i quali i fratelli Konovovich, antifascisti e appartenenti al Partito Comunista Ucraino ; la strage neonazista di Odessa del 2 Maggio 2014 alla casa dei sindacati, dove furono bruciati vivi e uccisi 48 persone  impunita e ad oggi senza alcun indagato; un governo che nel 2019 ha proclamato festa nazionale il 1 Gennaio, giorno della nascita del nazista Stepan Bandera e che in memoria del quale erge statue pubbliche. Sono questi, signor Sindaco, la democrazia e i valori antifascisti a cui Lei ed il suo partito si richiamano? Per noi, no, tutto questo non ha nulla a che spartire né con la democrazia, tanto meno con la lotta partigiana e l’antifascismo in Italia.

Sulla NATO, poi, che dire? A quei provocatori con le bandiere NATO va tutta la nostra compassione e pietà. Basta loro ricordare la lista di guerre (e i milioni di morti) che la NATO – e i paesi del patto atlantico – hanno causato nel mondo, violando tutti i divieti internazionali ONU [8]. Una sola parola per tutto questo: Vergogna.

Vorremmo, da Lei Sindaco, un risposta in merito a ciò che è accaduto e vorremmo sapere in maniera chiara se i valori che intendete difendere e commemorare sono quelli elencati sopra.”