“Non si può affrontare l’argomento per sentito dire o facendo paragoni con il passato” così Giancarlo Schiano, capogruppo e consigliere Comunale del Movimento 5 stelle, apre il discorso nell’ultimo consiglio Comunale, dove si è parlato anche di tutela per i giovani lavoratori durante stage e tirocini.

Il consigliere pentastellato fa riferimento ai recenti comunicati stampa dove alcuni imprenditori accusavano i giovani di non sapersi sacrificare, adducendogli la colpa di non voler accettare contratti da fame e mettendoli a paragone con tempi storici passati.

Il consigliere prosegue dicendo: “Anzitutto chiariamo il fatto che se in tempi passati non c’erano diritti e tutele per i giovani ciò non fornisce un alibi per chi oggi vuole perpetrare questo sbagliato modo di fare”.

Nel panorama Europeo purtroppo uno stage su due è gratuito, difatti il Parlamento europeo ha perso un’importante occasione per proporre un emendamento al quadro giuridico comune, per vietare in modo concreto i tirocini non remunerati e garantire così una equa retribuzione.

In Italia la situazione è peggiore, visto che nel migliore dei casi ai tirocinanti vengono corrisposti soltanto i rimborsi spesa, che spesso non coprono nemmeno i costi dello spostamento casa-lavoro.

Se si vuole ritrovare equilibrio sociale si dovrebbe puntare al salario minimo, sia in Italia che in Europa attualmente in fase di negoziazione. Ricordiamoci inoltre che l’Italia è l’unico paese che è indietro di 30 anni rispetto agli aumenti di stipendio del resto dell’Europa ed è l’ultimo dei sei paesi che ancora non ha un salario minimo garantito.

Senza contare che in Germania, il salario minimo passerà da 9,82 a 12 euro proprio quest’anno.

Il consigliere Schiano prosegue nell’intervento: ” Dobbiamo dire chiaramente “stop” ai tirocini curriculari gratuiti, perchè spesso dietro a proposte di stage per i giovani studenti si annidano abusi e sfruttamento, dove ragazzi e ragazze lavorano GRATIS e quasi mai l’esperienza termina con un’assunzione”.

Ma c’è una buona notizia, il Movimento 5 stelle alla Camera prosegue il lavoro con il capogruppo in commissione Lavoro, Niccolò Invidia, e il capogruppo in commissione Cultura, Manuel Tuzi, per contrastare questo fenomeno e introdurre tutte le tutele del caso per ragazze e ragazzi che intraprendono questo percorso. Questo renderà utile l’esperienza anche per i datori di lavoro, i quali potranno così contare su persone adeguatamente formate, in possesso delle competenze richieste dal mercato del lavoro.

Con questa proposta il M5S chiede per i tirocinanti una retribuzione lorda minima di 500 euro al mese (prevedendo un Fondo ad hoc), un limite temporale alla durata dello stage pari a 6 mesi e il riconoscimento di questo periodo ai fini pensionistici. A chi non rispetterà queste regole verrà imposta una sanzione amministrativa da 1000 a 6000 euro.

Insomma la difficoltà di trovare lavoratori stagionali sta nel fatto che queste persone vengono pagate una miseria e sono spesso senza tutele.

Schiano conclude l’intervento con un invito rivolto a tutte le fazioni politiche: “invece della propaganda contro i giovani diamoci da fare e sosteniamo il salario minimo e tutte le tutele che stiamo chiedendo per chi oggi viene sfruttato dai tirocini”.