In un lungo post sui social il veterinario Mauro Guerra, a processo per diversi capi d’accusa, si racconta parlando anche della sua iniziativa di lavorare nel nuovo ambulatorio costruito nel giardino di casa. “Colpevole, nonostante prova contraria”, cosi inizia è finisce il suo racconto.

 

Ecco il testo completo:  

“Colpevole, nonostante prova contraria… In questi ultimi 3 anni ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità per non lasciare i vostri amici senza dottore, ho subito perquisizioni, sequestri, ho dovuto leggere senza possibilità di replica accuse surreali di ogni tipo, ma ho avuto sempre la forza di continuare il mio lavoro nonostante tutto ciò che mi stava accadendo perché sono certo della mia innocenza e della mia integrità su tutti i fronti.

Sono sconcertato dall’accanimento persecutorio al quale sono sottoposto prima da indagato e ora da imputato in un processo penale con a mio carico oltre 20 capi di imputazione e tutto ciò senza avere ad oggi, né avere mai avuto negli oltre 20 anni della mia attività, mai nessuna denuncia da parte di clienti insoddisfatti del mio operato.

Al secondo sequestro eseguito alla fine di settembre 2023 del mio ambulatorio ho reagito cercando di costruire una struttura prefabbricata dove poter continuare a servire chi ancora avesse bisogno del mio aiuto, visto che nel provvedimento di sequestro preventivo è chiaramente specificato che nessun vincolo veniva posto sulla possibilità di poter continuare ad esercitare la mia professione.

Ho contattato preventivamente tutti gli enti preposti (Usl e comune) x verificare se fosse possibile montare nel giardino dell’ambulatorio un prefabbricato avente tutti i requisiti a norma di legge per continuare a lavorare, e dopo parere favorevole degli organi competenti a tempo di record, con l aiuto di alcuni amici, ho montato tutto.

L’USL ha eseguito il sopralluogo e ha dato il nulla osta quasi 2 mesi fa, a questo punto, di norma, con parere favorevole dell’Usl, il comune rilascia l autorizzazione di inizio attività, di norma, ma non nel mio caso, poiché nel mio caso il comune di Ravenna, paladino nella difesa dei diritti (così si dice) chiede altri due pareri non previsti dalla normativa, all ordine dei veterinari che non mette veti e alla Procura del Tribunale di Ravenna, che invece dà parere sfavorevole per pericolo di reiterazione dei presunti reati, così l’autorizzazione di inizio attività nel “nuovo studio veterinario” viene sospesa in attesa di ulteriori valutazioni che verranno analizzate dopo la presentazione delle mie osservazioni… Di fatto, con questo provvedimento, mi è consentito di lavorare unicamente a domicilio… Colpevole, nonostante prova contraria…” – cosi la nota del veterinario Mauro Guerra sui social.