«Italia Nostra e Legambiente sono contrarie all’espansione del supermercato Conad dentro all’Arena Borghesi, fin dalla presentazione del primo progetto, nel 2011. Quindi sono contro al cemento che cancella l’ampio spazio alberato situato tra la platea e il supermercato. Non siamo contro il “restyling” dell’Arena Borghesi».
Alla vigilia dell’incontro organizzato dalle due associazioni dedicato al tema dell’Arena Borghesi, Italia Nostra e Legambiente hanno diffuso una nota congiunta nel tentativo di eliminare i malintesi nella battaglia che da tempo li vede accumunati contro l’espansione del supermercato Conad
«Inoltre, sugli alberi si dice che “quelli verso l’ex officina non verranno toccati” e che “quelli tra l’Arena e il supermercato verranno espiantati e ripiantumati mentre tre tigli e il cipresso saranno eliminati con obbligo di ripiantarne altri” . È una descrizione inesatta degli effetti del progetto di ampliamento del supermercato: gli alberi situati sul lato officina non sono mai stati interessati dai lavori edili. Ma soprattutto, gli alberi dell’ampio spazio che confina col supermercato non “verranno espiantati e ripiantumati”, come asserisce l’articolo del Carlino; questi alberi saranno in gran parte eliminati, ad eccezione di due tassi e un pino. L’ampliamento del supermercato occuperà quindi, quasi per intero, l’attuale spazio alberato che verrà cancellato; una perdita di spazio che non è sostituibile con la fila di alberi ripiantati a ridosso del nuovo muro di confine. Non si tratta di un banale caso di abbattimento di singoli alberi, sostituibili con altri; viene cancellato un ampio spazio alberato che costituisce l’essenza del luogo. Italia Nostra e Legambiente non sono contro il restauro dell’Arena Borghesi, sono contro la sua trasformazione in funzione dell’espansione del supermercato. L’Arena Borghesi, diventa più piccola, stretta dalla nuova costruzione che arriva a ridosso della platea; è un fatto ineludibile. Il tema in discussione non è il conteggio degli alberi ripiantati, ma l’alterazione del paesaggio storico dell’Arena e del suo rapporto con un viale ottocentesco. Una continuità paesaggistica tra Arena e viale Stradone ben evidente, formata dall’attuale complesso arboreo. Una unità che sarà cancellata dall’ampliamento del supermercato, abbattendo i grandi tigli e spostando un tasso secolare, un’operazione non esente da rischi per la sua conservazione. Un’espansione che aggrava l’errore urbanistico del 1981: la localizzazione di un supermercato incastrato in un paesaggio sensibile, che il Piano Regolatore del 1996 incluse tra gli edifici “incongrui, fuori contesto, che con le loro dimensioni hanno stravolto il rapporto dimensionale con il tessuto storico circostante».