Il secondo evento di partenariato (Interregional Learning)  del Progetto Interreg Europe CLAY (Cross Sector support for Innovative and Competitive Artistic Ceramic SMEs)  – si è tenuto a Limoges (Francia) il 6 e 7 febbraio 2019.

Il Gruppo Europeo di Cooperazione “Città della Ceramica” – AEuCC, con sede operativa a Faenza, è Advisory partner del progetto, con il ruolo di Responsabile della Comunicazione. La delegazione di AEuCC che ha partecipato all’incontro era formata da: Oriol Calvo (spagnolo, Vice Segretario di AEuCC e Direttore di AeCC – Associazione Spagnola Città della Ceramica), Paola Casta (collaboratrice di AEuCC per la comunicazione) e Elisa Emiliani (collaboratrice di AEuCC per la progettazione europea). Presenti inoltre anche due stakeholder “tecnici”: Elisa Rambaldi (Ricercatore del CC Centro Ceramico di Bologna) e Sabrina Gualtieri (Ricercatore CNR – Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici di Faenza).

I partner del progetto, provenienti da Italia, Finlandia, Francia, Portogallo, Romania e Spagna si sono riuniti a Limoges per il secondo evento interregionale di apprendimento, con lo scopo principale di discutere sull’analisi di settore svolta da ogni singolo partner. La discussione si è incentrata sullo studio approfondito del territorio al fine di comprendere le caratteristiche chiave del settore ceramico.

 

Il progetto CLAY, infatti, attraverso la condivisione delle migliori pratiche individuate all’interno del settore della ceramica artistica e artigianale apporterà soluzioni condivise tra i vari partner allo sviluppo di politiche e azioni concrete per sostenere e migliorare la competitività delle piccole e medie imprese ceramiche di ogni singola regione.

Questo processo è iniziato con un studio preliminare sui punti di forza e di debolezza, sulle opportunità e criticità  del settore ceramico, sviluppato da ciascun partner e coordinato dal Lead Partner (Regione Umbria).

L’analisi SWOT è stata un punto di partenza che ha evidenziato una situazione in cui molti aspetti, come la tradizione delle manifatture, siano un elemento di forza comune, rappresentando però, al contempo, anche un ostacolo al processo di adattamento alle nuove e mutevoli esigenze della società contemporanea. Tra le opportunità, il coinvolgimento delle nuove generazioni è un aspetto fondamentale che interessa tutte le regioni coinvolte, in particolare per quanto riguarda la percezione del lavoro artistico e artigianale della ceramica, spesso considerato dai giovani come un lavoro antico e disincentivante. Per quanto riguarda le criticità provenienti dall’ambiente esterno, la globalizzazione è un aspetto su cui porre attenzione, trasformandolo così in un’opportunità di internazionalizzazione e di ricerca di nuovi mercati.

Il meeting di Limoges si è articolato inoltre in visite presso varie aziende del territorio, per comprendere il legame tra tradizione e innovazione nella regione della Nouvelle-Aquitaine.

Tra le aziende visitate c’è  la manifattura “BERNARDAUD” , fondata a Limoges nel 1863, che rappresenta il primo produttore ed esportatore di porcellane in Francia.

La tematica principe e protagonista indiscussa dell’incontro è stata l’innovazione, sia di prodotto che di processo nel settore della ceramica artistica e artigianale, che ha visto tra gli esponenti divulgatori:  Fabrice Rossignol (Vicedirettore, Istituto di ricerca in Ceramica di Limoges, Francia – IRCER), Loredana Latterini (Centro di Eccellenza su materiali innovativi nanostrutturati per applicazioni fisiche, chimiche e biomediche dell’Università di Perugia, Italia – CEMIN), Olivier Durand (Direttore del Centro di trasferimento tecnico della ceramica di Limoges, Francia – CTTC) e altri contributi dagli altri partner e stakeholder di CLAY.

L’evento si è poi sviluppato in diverse visite presso il famoso parco tecnologico di Limoges: 3DCeram che è stato per 10 anni un pioniere nella stampa 3D di ceramiche principalmente per prodotti biomedicali, il settore del lusso e le applicazioni aerospaziali; IMERYS Ceramics, altro centro che progetta, produce e commercializza soluzioni minerali ad alte prestazioni per le industrie ceramiche. Infine il Centro CTTC, centro di trasferimento di tecnologia nella ceramica che fornisce soluzioni tecnologiche e innovative alle aziende francesi ed europee nel settore delle ceramiche avanzate anche per la loro lavorazione e produzione additiva.

Il secondo step del progetto vedrà ora i partner impegnati nella analisi dei bisogni del settore, per comprendere quale tipo di innovazione possa essere promossa nella ceramica artistica e artigianale (processo, prodotto, marketing) e quali siano le necessità di innovazione che le buone pratiche e le policy regionali individuate dal progetto dovranno promuovere.

Informazioni generali sul progetto CLAY

CLAY mira a sostenere il settore ceramico dando la priorità alle nuove tecnologie, rafforzando i marchi e sviluppando nuovi servizi per mantenere un vantaggio competitivo e affrontare la sfida della globalizzazione. Lo scambio interregionale aiuterà i partner di CLAY a migliorare i programmi regionali e gli strumenti che possono rafforzare la tradizione e promuovere l’innovazione nel settore della ceramica artistica.

Il progetto CLAY riunisce 5 regioni che hanno sia importanti tradizioni ceramiche sia piccole e medie imprese innovative, e utilizza lo scambio interregionale per identificare soluzioni alla sfida di coniugare tradizione e innovazione, migliorando i programmi regionali per l’innovazione.

Il progetto CLAY è implementato da 6 partner:

– Regione Umbria (Partner Capofila – Italia);

– AEuCC – Gruppo europeo di cooperazione territoriale “Città della Ceramica” (Advisory Partner, con sede legale in Spagna, uffici di coordinamento tecnico in Italia, a Faenza);

– ADRSV – Agenzia di sviluppo regionale South West Oltenia (Romania);

– Consiglio regionale dell’Ostrobotnia meridionale (Finlandia);

– CTCV Centro Tecnologico per la Ceramica e il Vetro (Portogallo);

– Associazione per lo sviluppo e la promozione del mondo europeo della ceramica (Francia).

Il progetto CLAY fa parte dell’asse prioritario 2 del programma Interreg – dedicato alla competitività delle piccole e medie imprese e ha una durata di 5 anni (2018-2023), suddiviso in: Fase 1 (36 mesi – Apprendimento regionale + Apprendimento interregionale + Apprendimento europeo) + Fase 2 (24 mesi – Attuazione e monitoraggio del piano d’azione).