Domenica 13 marzo 2022 – ore 16.00, al Teatro Socjale – Piangipane  ci sarà lo spettacolo “Zoo di Pinocchio”, per i bambini da 3 – 10 anni

La nota storia di Pinocchio viene attraversata dal punto di vista dei tanti animali che popolano le pagine del libro, raccontata con poche parole e con l’incanto delle figure e dei gesti. Dalle azioni di due improbabili demiurghi, accompagnati da due musicisti in scena, si dipana uno strano bestiario che va dal grillo parlante che non parla, ma frinisce, al pulcino e la gallina, al colombo viaggiatore, al serpente, al gigantesco pescecane; un bestiario, o uno zoo, che ci indica la giusta strada alla ricerca della figura di Pinocchio, alla ricerca in fondo, della nostra umanità.

Affrontare Le avventure di Pinocchio con originalità non è tanto semplice. Si tratta di uno dei libri più diffusi al mondo, oggetto di infinite riduzioni teatrali e cinematografiche. Anche Drammatico Vegetale tra i tanti ha già affrontato l’argomento, se così si può dire, realizzando un fortunato spettacolo su Pinocchio nel lontano 1990; lo spettacolo, giocato sul tema della bugia come gesto irriverente ma creativo, è stato presentato in Italia e all’estero per molti anni. Perché allora tornare su un tema apparentemente così sfruttato? Questo è il destino delle grandi storie, che non finiscono mai di stupirci e stimolare la nostra creatività. Fino a farci cadere di nuovo nella rete pinocchiesca…
E questa volta raccontiamo una storia dal punto di vista dei tanti animali che popolano le pagine del libro. E la raccontiamo a modo nostro, con poche parole e l’incanto delle figure e dei gesti. In scena due improbabili demiurghi fanno ciò che sempre succede in teatro: creano una storia. Una storia che all’inizio è “la storia”. Prima viene la luce, poi lo spazio e il tempo, poi nasce la vita.
E da lì, dalla vita creata, si dipana uno strano bestiario che va dal grillo parlante (che stavolta non parla per nulla), al pulcino e la gallina, al colombo viaggiatore, al serpente, al gigantesco pescecane; un bestiario (o uno zoo) che ci indica la giusta strada alla ricerca della figura di Pinocchio, alla ricerca in fondo, della nostra umanità. I due demiurghi, (il gatto e la volpe?) finalmente ci guidano all’albero da cui nasce Pinocchio, il nostro eroe.
Se questo romanzo di formazione ci dice che anche i burattini di legno hanno un’anima, ci dice pure che nelle Avventure di Pinocchio possiamo ritrovare le ragioni di fondo della nostra esistenza. Basta cercare, magari osservando le cose con uno sguardo un po’ strabico.

L’azione scenica è accompagnata dalla musica eseguita dal vivo di Jenny Burnazzi al violoncello e Andrea Carella alla chitarra classica.

Zoo di Pinocchio
di Pietro Fenati con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni regia Pietro Fenati scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni violoncello Jenny Burnazzi chitarra Andrea Carella