L’edizione 2022 della Milanesiana, il Festival itinerante ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, che porta nelle piazze italiane appuntamenti musicali e letterari, farà tappa anche a Faenza.

Così, tra le venti città nelle quali si svolge la 23esima edizione del Festival, martedì 12 la Milanesiana arriverà in città in piazza Nenni. Dalle 21, la serata prenderà il via. Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Massimo Isola, il prologo letterario dello scrittore e cantautore Massimo Zamboni. A seguire il concerto dei ‘Tre ragazzi morti’ che condivideranno il palcoscenico con il gruppo Extraliscio. La serata verrà introdotta dalla direttrice artistica del Festival, Elisabetta Sgarbi.

L’appuntamento è a ingresso gratuito e i posti a sedere si possono prenotare all’indirizzo internet: www.eventbrite.it/e/biglietti-tre-allegri-ragazzi-morti-feat-extraliscio-371227390117.

Massimo Zamboni

Nato nella provincia più rossa della rossa Emilia – è sempre stato affascinato artisticamente dall’immaginario e mito sovietico, da quando nel 1982 ideò assieme Giovanni Lindo Ferretti i CCCP – Fedeli alla Linea, un gruppo punk con grande seguito di pubblico e oggi celebrato in tutti i libri di storia della musica. Una band che si definì “filosovietica”, parente stretta di Mishima e Majakovskij e del dadaismo russo, che produceva “musica melodica emiliana” e guardava all’Est per ragioni etiche ed estetiche, in contrapposizione al richiamo americano imperante in quegli anni di benessere e rampantismo. Proprio a Mosca e a Leningrado nella primavera del 1989 i CCCP tennero, dopo due piani quinquennali, il loro tour conclusivo. Crollato il Muro e scioltasi nel 1991 l’Unione Sovietica, messi in soffitta i veementi proclami i CCCP posero fine al loro progetto artistico. Le loro ceneri generarono alcuni anni dopo i CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti) che, con questo acronimo che strizzava l’occhio alla neocostituita Confederazione degli Stati Indipendenti, hanno solcato i palchi italiani per tutti gli anni Novanta, arrivando nel ’97 al primo posto in classifica dell’Hit Parade italiana. Conclusa quell’esperienza, Zamboni ha poi intrapreso una carriera solista con nuovi album (Sorella sconfitta, 2004; L’inerme è l’imbattibile, 2008; L’estinzione di un colloquio amoroso, 2010; Una infinita compressione procede lo scoppio, 2013), musiche per il cinema (tra le quali Benzina, 2001; Velocità massima, 2002; L’orizzonte degli eventi, 2005; Terapia d’urto, 2006, Il mio paese, 2006; God Save The Green, 2012, Il nemico. Un breviario partigiano, 2015) e il teatro (La detestata soglia, 2010; Biglietti da camere separate, 2011), ma soprattutto è diventato scrittore, con la pubblicazione di sette libri (tra i quali In Mongolia retromarcia, Giunti, 2000; Emilia parabolica, Fandango, 2002; Il mio primo dopoguerra, Mondadori, 2005; L’eco di uno sparo, Einaudi, 2015; Anime galleggianti, La nave di Teseo, 2016, Nessuna voce dentro, Einaudi 2017, La Trionferà, Einaudi 2021.

Tre Allegri Ragazzi Morti

Conosciuti per le loro performance mascherate e i live di rock essenziale, Tre allegri ragazzi morti sono considerati tra i pilastri della scena indipendente italiana: oltre venticinque anni di musica, indipendenza e avventure, più di millecinquecento concerti, dischi, fumetti, maschere, disegni, sogni e la fondazione di un’etichetta (La Tempesta) che ha dato voce a tantissimi nuovi artisti.

Extraliscio

Gli Extraliscio sono la band capitanata dallo scienziato pazzo dei suoni Mirco Mariani, insieme al clarinettista Moreno Conficconi (“il Biondo”), prodotti da Betty Wrong Edizioni Musicali. È del 2020 il film di Elisabetta Sgarbi Extraliscio – Punk da Balera. Si ballerà finché entra la luce dell’alba (Premio SIAE per il talento creativo e Premio FICE-Federazione Italiana dei Cinema d’Essai a Mantova), distribuito nelle sale italiane come evento da Nexo Digital. Sempre nel 2020, il gruppo ha composto la canzone ufficiale del Giro d’Italia 103 “GiraGiroGiraGi” e le due sigle de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi: la prima, strumentale, dal titolo “Il ballo della Rosa” e la seconda, cantata, dal titolo “Milanesiana di Riviera”.

Il 2021 è stato l’anno che li ha fatti conoscere al grande pubblico. Gli Extraliscio feat Davide Toffolo hanno partecipato al 71° Festival di Sanremo con il brano Bianca Luce Nera. Il 5 marzo è uscito il doppio album È bello perdersi (prodotto da Betty Wrong Edizioni Musicali / distribuzione Sony Music). Hanno firmato, scritto ed eseguito alcuni brani della colonna sonora di Lei mi parla ancora, film di Pupi Avati, tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi. Un lungo viaggio in ascesa passato in un solo anno anche per la Mostra del Cinema di Venezia, con il filmino “La nave sul monte” di Elisabetta Sgarbi, il Salone del libro di Torino, con il loro primo libro “Extraliscio. Una storia punk ai confini della balera” (La nave di Teseo), e per il Torino Film Festival con il filmino, sempre di Elisabetta Sgarbi, “In Amazzonia”. Il suono degli Extraliscio ha incantato il pubblico fino a superare i confini italiani, incrociando tradizione e avanguardia. Sono stati in tour in tutta Italia, a Parigi per La Milanesiana e a Miami per la Hit Week, sempre accompagnati sul palco da un’orchestra di grandi musicisti. Hanno suonato a Taranto e Matera con l’orchestra sinfonica della Magna Grecia diretta da Roberto Molinelli. Nel 2022 sono tornati per il secondo anno sul palco del Primo Maggio di Roma. Hanno pubblicato il 6 maggio il nuovo album “Romantic Robot” che contiene il singolo “È così” di Luca Barbarossa e Extraliscio, impreziosito da un nuovo filmino di Elisabetta Sgarbi.