“Sono passati oltre cinque mesi da quel tragico 10 luglio e, da allora, ancora migliaia gli alberi rimangono stesi a terra, mentre le loro chiome stanno essiccando e i tronchi stanno marcendo. Il valore del legname, stimato intorno ai 300.000 euro, si sta deprezzando e sempre più alto è il rischio d’incendio”
La Lega chiede all’amministrazione comunale di Cervia-Milano Marittima di intervenire al più presto in pineta per riqualificare l’area andata distrutta durante la violenta tempesta dell’ultima estate. Contemporaneamente la forza di opposizione critica il conteggio delle spese calcolato dall’Amministrazione Comunale per far fronte all’emergenza i giorni successivi l’evento atmosferico

“L’efficienza dimostrata nelle prime 24 ore dall’evento atmosferico, si sta trasformando in una pericolosa immobilità, occorre procedere al più presto con la pulizia dell’area, per questioni di sicurezza, di serietà e di immagine, oltre che per poter procedere con una nuova piantumazione.

Lo stato di calamità, per altro richiesto in modo sbagliato della Regione, probabilmente non arriverà mai, ormai non ha più senso, è passato lo stato di pericolo, e probabilmente a differenza di quanto dichiarato dal nostro Sindaco e dall’assessore regionale, le cose sarebbero potute andare diversamente, se fatte nei modi e tempi giusti.

Nelle ventiquattro ore successive all’evento, sono stati stanziati 895mila euro per i lavori d’urgenza, per rimuovere circa 400 pini, oltre che per il ripristino dell’illuminazione e dei marciapiedi; cifra esorbitante se si considera che il lavoro è stato anche eseguito in gran parte dai vigili del fuoco, dalla protezione civile, dai volontari, dei privati e persino turisti. Il primo preventivo di spesa per il ripristino della pineta, è stato di 2.5milioni di euro, dei quali 850mila euro per la rimozione delle piante. Diverse le aziende disposte a rimuovere a titolo gratuito le piante, in cambio del legname, ora sono stati stanziati 350mila euro per la rimozione delle piante in attesa della vendita del legname. Modesto sarebbe anche il costo per la piantumazione: qualche decina di euro a pianta, ovvero non più di 150mila euro. Considerando l’avanzo del contributo ricevuto della Regione, il rimborso assicurativo ed eventuali contributi europei, tutta l’operazione sarebbe ampliamente coperta e a costo zero per l’amministrazione, ovvero per tutti noi.

Per quanto riguarda il tanto discusso parco urbano, sono già stati stanziati e messi a bilancio 190mila euro per indire un bando internazionale che possa attirare nomi famosi per la progettazione del parco, con l’obiettivo di un’opera che possa dare lustro e rilancio alla nostra località. A nostro avviso sarebbe stato più corretto incaricare uno studio esperto nel settore con un sicuro risparmio nei costi di progettazione e riduzione dei tempi.

Riteniamo che occorra una maggiore incisività nell’operato e nelle azioni da intraprendere da parte della Giunta, oltre che maggiore oculatezza nella gestione dei soldi pubblici, anche in occasione di eventi straordinari. Prevedere una spesa infondata di 2.5milioni di euro (ora quantificabili a zero euro), sia scandaloso. Anche le spese nel dettaglio sono discutibili, 24mila euro per il ripristino delle staccionate del parco naturale (tale importo corrisponde a 1.600 metri di staccionate), 20mila euro per il ripristino dei fossi, oltre che 20mila per il ripristino delle recinzioni perimetrali (ovvero 1000 metri), questo corrisponde a spreco del denaro pubblico. Ci auguriamo che le cose cambino in tempi brevissimi”